L'indagine

‘Ndrangheta in Toscana, sequestrata pizzeria a Montecatini Terme

25 gennaio 2021 | 11:20
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Secondo gli inquirenti l’attività era riconducibile a Valerio Navarra ritenuto appartenente alla cosca di Zungri

Sotto sequestro la pizzeria La contessa di Montecatini Terme. Ad apporre i sigilli sono stati i carabinieri del comando provinciale di Firenze, in esecuzione di un decreto del gip Sara Farini, su richiesta della procura antimafia del capoluogo toscano, diretta dal dottor Giuseppe Creazzo

Secondo gli inquirenti l’attività era riconducibile a Valerio Navarra, calabrese che si è trasferito in Toscana nel 2016, attualmente detenuto e ritenuto appartenente alla cosca di ‘ndrangheta di Zungri.

Il reato di cui l’uomo è accusato è trasferimento fraudolento di valori con l’aggravante della finalità mafiosa, contestato anche alla convivente.

L’attività investigativa coordinata dal pm Giuseppina Mione, nel cui ambito è stato emesso il provvedimento, ha tratto spunto da due precedenti indagini, coordinate rispettivamente dalle procure distrettuali antimafia di Firenze e di Catanzaro.  La prima ha consentito di scoprire un fiorente traffico di sostanze stupefacenti (principalmente marijuana e cocaina) realizzato da cittadini albanesi, in provincia di Firenze, con il coinvolgimento di Navarra che coltivava, nel diretto interesse della cosca di riferimento, qualificati rapporti criminali con i trafficanti. Al processo, in giudizio abbreviato, Navarra è stato condannato in 1° grado alla pena di 5 anni di reclusione per traffico di stupefacenti. La seconda, stralciata dalla procura distrettuale antimafia di Firenze e trasmessa per competenza a quella di Catanzaro, ha permesso di contestare a Navarra l’appartenenza alla cosca di ‘ndrangheta operante in Zungri nonché altri reati aggravati dalla finalità mafiosa, ed è stata sviluppata in collaborazione con il nucleo investigativo di Vibo Valentia, costituendo un approfondimento investigativo della maxi-inchiesta Rinascita Scott.

Alle due indagini sono seguiti approfonditi accertamenti patrimoniali, delegati dalla procura della di Firenze al nucleo investigativo, dai quali è emerso che la pizzeria oggetto di sequestro era statoìa acquistata nel gennaio 2017 da Navarra, risultato essere titolare di fatto del bene, intestato tuttavia alla compagna al fine di eludere le disposizioni di legge in materia di prevenzione patrimoniale.