Ambiente

Combustione di biomasse vegetali, la Toscana aderisce al protocollo d’intesa per ridurre le emissioni inquinanti

19 marzo 2021 | 20:04
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Combustione di biomasse vegetali, la Toscana aderisce al protocollo d’intesa per ridurre le emissioni inquinanti

L’assessora Monni: “Alcune zone, come la piana lucchese e l’area di Prato-Pistoia, continuano ad avere criticità”

Intensificare le azioni per ridurre le emissioni di sostanze inquinanti derivanti dalla combustione di biomasse vegetali in impianti termici civili. È l’obiettivo del protocollo d’intesa che ministero dell’ambiente ed Aiel, l’Associazione Italiana Energie Agroforestali, hanno sottoscritto nel 2018, lasciandolo aperto all’adesione di Regioni e Province Autonome. Adesione arrivata anche dalla Toscana, grazie a una delibera proposta dall’assessora all’ambiente Monia Monni.

“Nel 2018 – spiega l’assessora Monia Monni – la Toscana si è dotata di un piano regionale per la qualità dell’aria che prevede interventi specifici per ridurre le Pm10. La situazione complessiva negli ultimi cinque anni è migliorata ma alcune zone, come la piana lucchese e l’area di Prato-Pistoia, continuano ad avere criticità. Una delle fonti primarie di particolato fine è la combustione delle biomasse derivante sia dagli impianti di riscaldamento che dagli abbruciamenti in campo aperto degli sfalci e potature di piante. Occorre perciò potenziare le attività di corretta gestione degli impianti termici alimentati a biomassa e l’adesione a questo importante atto, come già fatto da altre Regioni, va in questa direzione”.

Ministero dell’ambiente e Aiel (associazione di categoria che rappresenta oltre 500 imprese della filiera legno-energia) il 2 luglio 2018 hanno firmato il protocollo d’intesa per la promozione di azioni e di iniziative finalizzate alla riduzione delle emissioni degli impianti termici alimentati a biomasse legnose. Attraverso azioni specifiche si punta a favorire il rispetto del valore limite per il Pm10 nelle zone interessate, ma anche il suo mantenimento in quelle in cui il problema non esiste. Gli impegni per Aiel e le imprese associate vanno dall’attivazione di campagne di informazione alla diffusione di biocombustibili di qualità e buone pratiche, dal miglioramento dei percorsi di formazione e aggiornamento degli installatori e manutentori alla promozione di investimenti in ricerca e sviluppo da parte dei costruttori associati per sostenere e accelerare il processo di innovazione tecnologica degli impianti a biomasse.

Aderendo al protocollo la Regione Toscana assume l’impegno (in collaborazione con l’Agenzia regionale recupero risorse, Arrr) di intensificare e potenziare sia le operazioni di verifica e controllo presso gli impianti termici civili a biomasse che quelle di verifica e controllo del rispetto degli obblighi di rilascio delle dichiarazioni di conformità, e di compilazione dei libretti di impianto e di registrazione degli impianti termici civili a biomasse negli appositi catasti informatici regionali. Sarà invece compito del Settore servizi pubblici locali, energia e inquinamenti, con il supporto tecnico dell’Arr, nell’ambito della campagna di comunicazione Aria Di Toscana, potenziare le attività di informazione rivolte ad utenti e operatori. Infine la Regione si impegna ad un confronto periodico con le altre parti del protocollo riguardo l’attuazione degli impegni ed ai temi oggetto del protocollo stesso.