Tante iniziative in Toscana in ricordo delle vittime della mafia

A Firenze Libera Toscana ha organizzato al teatro La compagnia un incontro con gli studenti
Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, molte le iniziative e le manifestazioni in tutta Italia.
Anche a Firenze, Libera Toscana, ha organizzato, al teatro La compagnia, un incontro con gli studenti. Da Roma è arrivata la voce più autorevole, ovviamente, quella del Capo dello Stato: “Sconfiggere le mafie è possibile: lo testimoniano i risultati dell’azione senza sosta delle forze di polizia, della magistratura, della società civile. Le mafie cambiano pelle, centri di affari, modalità organizzative. Si insinuano nelle attività legali, e ogni sottovalutazione può aprire varchi alla penetrazione criminale. Istituzioni, forze economiche e sociali, comunità territoriali, singole persone: tutti sono chiamati all’impegno per contrastarla e sconfiggerla a tutela degli spazi di civiltà”. Così Sergio Mattarella, in occasione della quinta Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
“Ogni giorno è il 21 marzo. Non fermiamoci ad oggi, non restiamo indifferenti, non voltiamoci mai dall’altra parte. La lotta alle mafie è una grande battaglia di civiltà che possiamo vincere tutti insieme impegnandoci nelle Istituzioni e in associazioni come Libera. Siate protagonisti della storia che difende tutti i diritti”. Così invece il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, si è rivolto ai tanti studenti presenti a Firenze. Il presidente Mazzeo ha rivolto ringraziamenti a don Andrea Bigalli, referente regionale di Libera Toscana, a Giuseppe Creazzo procuratore della Repubblica di Firenze e quindi a capo della Dda regionale, a Maurizio Auriemma questore di Firenze e agli altri ospiti presenti. In Toscana le mafie sono ormai sempre più presenti e attive.
Trent’anni di Dia a Firenze
“In riferimento agli stupefacenti le attività di contrasto hanno confermato come in Toscana anche una criminalità straniera, in particolare magrebina e nigeriana, sia attiva nel traffico e nello spaccio di droga ma anche nella commissione di reati predatori. La criminalità cinese, in particolare su Firenze e Prato, è attiva nella produzione e commercializzazione di merce contraffatta, ma anche nel favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, nello sfruttamento della manodopera irregolare e della prostituzione”. Lo ha affermato Maurizio Vallone, direttore della Dia, intervenuto in consiglio comunale a Firenze, per i 30 anni della Direzione investigativa antimafia. Vallone ha ricordato anche l’impegno della Dia che “si riassume nel valore complessivo del valore dei beni sottratti alle mafie, dal 1992 ad oggi. Un importo che ammonta ad oltre 25 miliardi di euro per i sequestri e 12 miliardi per le confische, con piu’ di 1500 accessi ai cantieri e 17500 imprese monitorate ai fini antimafia”.
“I devastanti effetti procurati dalle mafie sono attuali, forse anche più insidiosi che nel recente passato – ha concluso – Le mafie usano meno armi ed esplosivi e preferiscono immettere loro capitali nei circuiti finanziari, sia illeciti sia legali. Eppure il ‘garbo criminale’ della mafie non può far dimenticare che armi e esplosivi sono in realta’ sempre pronti a essere usati, laddove ritenuto necessario o anche utile. Da qui il nostro risoluto impegno di una instancabile e incessante attività di contrasto a tutte le mafie per consentire uno sviluppo economico e sociale del nostro Paese libero dalle associazioni criminali”.
Il Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso
Assicura a chiunque abbia subito danni patrimoniali e non patrimoniali derivanti da fatti di criminalità organizzata di tipo mafioso il pagamento delle somme liquidate in giudizio con sentenza a titolo di risarcimento danni, di provvisionale e di rimborso delle spese di causa attraverso l’intervento diretto dello Stato, entro i limiti delle disponibilità finanziarie annuali del Fondo. Esiste ormai da anni anche un fondo governativo per le vittime della mafia e nelle scorse settimane è stato pubblicato integralmente sul sito web del Viminale, il resoconto annuale relativo al 2021, così come pochi giorni prima era stato pubblicato anche il report annuale del fondo per le vittime di usura e estorsione. Per quanto riguarda il fondo per le vittime della mafia, nel 2021 si sono tenute 19 sedute del Comitato nazionale nelle quali sono state trattate 697 posizioni. Sono state adottate 404 delibere di cui: 188 sono state di rigetto di accesso al Fondo di Rotazione; 207 di accoglimento dell’accesso al fondo di Rotazione, per un importo complessivo di 8.804.980,38 euro; 8 di rettifica, archiviazione o inammissibilità e 1 di indirizzo per le attività del Comitato. Il Comitato ha disposto anche 221 ulteriori approfondimenti istruttori.
Dalla Toscana sono arrivate nel 2021 due richieste di accesso al fondo per le vittime della mafia. Le ragioni che hanno determinato il mancato o parziale accoglimento delle domande di accesso al Fondo vanno individuate nei requisiti. Per richiedere i fondi di risarcimento, infatti, i parametri richiesti dal Viminale sono stretti, chiari e inequivocabili: bisogna costituirsi parte civile nel processo e ottenere una sentenza di risarcimento, per avere ricevuto danni patrimoniali e non patrimoniali, (anche in qualità di eredi) per reati di mafia, cioè 416 bis, o aggravati dal metodo mafioso; non bisogna ovviamente avere procedimenti penali in corso per mafia ma anche per molti altri reati, bisogna essere totalmente estranei ad ambienti criminali su informativa delle forze dell’ordine, e nel caso di un’associazione bisogna dimostrare la effettiva capacità operativa a sostegno delle vittime della mafia o dei loro eredi. Per quanto riguarda invece il Fondo governativo per le vittime di usura e estorsione dalla Toscana sono pervenute rispettivamente 5 e 11 richieste di accesso al risarcimento statale e sono stati erogati per il 2021 circa 45mila euro. La lotta alle mafie passa anche attraverso giornate per non dimenticare, mai.