Mozione in Regione: sì all’uso delle cave dismesse come bacini di accumulo contro la siccità

La mozione, presentata dalla consigliera regionale Elena Meini (Lega), è stata approvata all’unanimità. Accolti emendamenti del consigliere Mario Puppa (Pd)
Valutare l’opportunità di procedere ad una preliminare individuazione delle aree dismesse che potrebbero essere idonee a diventare bacini di accumulo per far fronte ai periodi di siccità e di promuovere un percorso istituzionale con gli enti locali “finalizzato all’individuazione delle procedure atte a garantire gli interventi necessari a trasformare i siti potenzialmente idonei in bacini di accumulo”. Questo l’impegno chiesto alla giunta regionale nella mozione presentata da Elena Meini (Lega), approvata con voto unanime a seguito dell’accoglimento di emendamenti presentati dal consigliere Mario Puppa (Pd).
Nella premessa si ricorda che in Toscana sono presenti, secondo le elaborazioni su dati Istat, ben 2mila 400 cave dismesse o abbandonate e che si tratta del terzo valore più alto d’Italia dopo Lombardia e Puglia. “La carenza idrica ha travolto la Toscana e tutta la nazione durante l’estate, ci sono le possibilità anche nella nostra regione per intervenire in questa direzione”, ha ricordato la consigliera Meini.
“L’emendamento chiarisce il metodo con cui affrontiamo l’argomento, che potrebbe rappresentare una soluzione, insieme alle altre messe in atto dalla Regione, per risolvere il problema negli anni a venire”, ha chiarito il consigliere Puppa.