La protesta

Prefetture e questure, non rinnovati i contratti del personale per l’immigrazione: scatta il presidio

10 gennaio 2023 | 16:17
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Prefetture e questure, non rinnovati i contratti del personale per l’immigrazione: scatta il presidio

Si tratta di dipendenti in somministrazione del ministero dell’Interno. Sindacati in trincea: in Toscana in 100 perdono il lavoro

Il personale di prefetture e questure toscane che si occupavano di servizi sull’immigrazione perdono il posto di lavoro.

Si tratta di personale somministrato dal Ministero dell’Interno e in Toscana il caso riguarda 100 posizioni lavorative. Per questo personale questa mattina (10 gennaio) a Firenze si è svolto il presidio regionale di protesta Felsa Cisl, Nidil Cgil e UilTemp che spiegano: “Inaccettabile che si creino sacche di disoccupazione tramite strutture statali per di più colpendo attività così importanti”

Dal primo gennaio 2023, centinaia di lavoratrici e lavoratori in somministrazione del Ministero dell’Interno (prefetture e questure), che da oltre un anno si occupavano di dare una soluzione lavorativa e di vita a migliaia di persone migranti aventi diritto alla regolarizzazione, sono disoccupati. I loro contratti sono scaduti e non sono stati prorogati.

In Toscana circa 100 persone sono in questa situazione: stamani si è svolto a Firenze in via Cavour, davanti alla Prefettura, un presidio regionale di protesta di circa 50 lavoratori e lavoratrici con Felsa Cisl, Nidil Cgil e UilTemp, per chiedere una soluzione occupazionale. Per i sindacati “vanno tutelati questi addetti che tra l’altro sono formati e hanno competenze specifiche, è stato un errore non dare continuità al servizio che era fondamentale nella gestione dell’immigrazione. Adesso i primi sono senza lavoro, e le questure e le prefetture vedono messa a repentaglio l’attività di un settore così importante e sensibile come quello delle pratiche per i migranti sul fronte dell’emersione. Chiediamo che si dia continuità al lavoro di queste persone, magari rinnovando il contratto tramite le agenzie interinali, e nel medio periodo che siano assorbite dal Ministero tramite concorsi che riconoscano nei punteggi la preziosissima attività svolta. Che si creano sacche di disoccupazione tramite strutture statali, per di più colpendo servizi così importanti, è inaccettabile”.

Al presidio di stamani è intervenuta anche una delegazione di Fp Cgil Firenze in segno di solidarietà.