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Piano dei rifiuti, polemica in commissione ambiente per il primo round di approfondimento

9 maggio 2023 | 17:59
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Piano dei rifiuti, polemica in commissione ambiente per il primo round di approfondimento

La Lega: “Il prezzo di questo bluff politico lo pagheranno tutti i cittadini toscani con l’aumento del trasporto su tir dei rifiuti, l’aumento dell’inquinamento e l’incremento dei costi”

Rifiuti, oggi (9 maggio) si è tenuto l’incontro sul Piano regionale in commissione ambiente con il primo round di approfondimento che ha visto la presenza dell’assessora Monia Monni.

In commissione territorio, ambiente, mobilità, infrastrutture, guidata da Lucia De Robertis i lavori si sono concentrati in particolare sull’adozione del Piano regionale di gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati e del Piano regionale dell’economia circolare.

La proposta di deliberazione è stata illustrata dalla responsabile del procedimento Renata Caselli (Direzione ambiente ed energia, Regione Toscana) intervenuta sull’inquadramento della pianificazione regionale; insieme a Letizia Magni e Fausto Brevi (Oikos Progetti s.r.l.), che hanno rispettivamente parlato del quadro conoscitivo dei rifiuti urbani e degli scenari della pianificazione.

Vista la complessità e la rilevanza del tema, la commissione ambiente continuerà ad approfondire il Piano nella seduta del 23 maggio, per l’intera giornata.

In merito all’incontro, non si è fatta attendere la nota di Massimiliano Baldini e Marco Landi (Lega): “Questa mattina – scrivono – dopo una crescente attesa dovuta ad anni di ritardi, l’assessore Monni ha illustrato un Piano dei rifiuti che, senza timore di smentita, possiamo dire che ancora non esiste. Per quanto abbiamo ascoltato, non c’è nessun reale progetto che possa definirsi tale, in quanto la giunta ha predisposto una mera proposta esplorativa – più di mille pagine di ridondante ricognizione normativa, in cui c’è tanta fuffa ideologica e poco più – che di fatto è priva di scelte definitive perchè ci si guarda bene dal chiarire come sarà chiuso il ciclo dei rifiuti, dal dichiarare dove verranno realizzati gli impianti di cui il sistema produttivo regionale ha inevitabilmente bisogno e tutto ciò per evitare di avere la responsabilità della programmazione”.

“La mancanza di coraggio, a partire dall’assenza assordante tra gli impianti autorizzati del termovalorizzatore di Case Passerini – proseguono i consiglieri regionali in commissione ambiente – comporterà di continuare a vedere nelle discariche il destino finale per la chiusura del ciclo, nonché ad essere costretti nell’esportazione dei rifiuti fuori regione, con buona pace dei principi di autosufficienza e prossimità. Il prezzo di questo bluff politico – continuano gli esponenti della Lega – lo pagheranno tutti i cittadini toscani con l’aumento del trasporto su tir dei rifiuti, l’aumento dell’inquinamento e l’incremento dei costi, quando già paghiamo la seconda tariffa più alta d’Italia”.

“Il confronto su questo ‘non piano dei rifiuti’ è appena iniziato – concludono Baldini e Landi – ma è già stato tradito da questo approccio irresponsabile che contrasteremo con forza, chiedendo, come abbiamo fatto oggi in commissione, che la Regione Toscana calendarizzi un vero cronoprogramma con l’audizione di tutti i soggetti coinvolti e sopralluoghi presso gli impianti, in modo da costringere l’assessore all’ambiente regionale a dirci quale sia la sua politica dei rifiuti, come intenda far fronte al fabbisogno di impianti per la chiusura del ciclo e come pensi d’individuare il fabbisogno impiantistico della Regione, onde evitare che questa politica ‘pilatesca’ si ripercuota sulla Toscana”.