Via libera dal Consiglio

Arpat, bilancio approvato in ritardo tra le polemiche

31 maggio 2023 | 19:24
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Arpat, bilancio approvato in ritardo tra le polemiche

Il Pd: “Rivedere i tempi di assegnazione delle risorse, per poter pianificare le attività”

Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza il bilancio preventivo economico annuale per l’esercizio 2022 e bilancio pluriennale 2022-2024 di Arpat.

20 voti a favore (Pd), 11 voti contrari (Lega, Fratelli d’Italia, Gruppo misto-Toscana domani) e un voto di astensione (Movimento 5 stelle). Ma non sono mancate le polemiche, anche da parte della maggioranza. “Non sfuggirà ancora una volta che l’adempimento richiesto è in parte vanificato – ha detto la presidente della commissione Ambiente, Lucia De Robertis, illustrando il provvedimento all’Aula – Il bilancio preventivo è stato adottato dal direttore generale di Arpat il 15 dicembre 2022. Il palese ritardo è motivato anche nella relazione collegio revisori, poiché la Giunta regionale ha approvato la delibera di indirizzi, indispensabile per l’elaborazione del preventivo, nell’ottobre 2022. Questa tempistica – ha osservato la presidente – mette in oggettiva difficoltà la commissione e il Consiglio regionale. Rinnovo l’invito alla giunta a rivedere i tempi delle delibere di assegnazione delle risorse agli enti collegati, controllati o partecipati, in modo da consentire loro di pianificare le attività”.

Guardando ai dati significativi del bilancio, il valore della produzione, per il 2022, si assesta a 52milioni 350mila 276 euro (più 0,96 per cento sul preventivo 2021). “la voce relativa ai ricavi da prestazione di attività commerciali – spiega De Robertis – ammonta a circa 90mila euro, con una riduzione molto importante, di quasi l’80 per cento, rispetto al previsionale: derivano da attività richieste dall’agenzia e dall’effettiva disponibilità di risorse professionali da poterci dedicare. Sul personale ci siamo soffermati, è stato oggetto con mozioni e interrogazioni a più riprese in questo Consiglio. Dall’agenzia veniva segnalato un problema molto rilevante relativo non solo al numero dei dipendenti, ma anche all’età degli stessi. Ci è stato riferito che c’è stata una crescita di dotazione, il saldo fra cessazioni e assunzioni è di circa trenta unità (10 dirigenti e 20 unità del comparto dedicato ai sopralluoghi). Una crescita piccola, ma che significa un’inversione di tendenza”.

I contributi della Regione ammontano a 48milioni 75mila 49 euro, in aumento rispetto al 2021; quelli dei Comuni a 62mila 273 euro (in aumento); da altri enti pubblici per 876mila 563 euro (in diminuzione); da progetti comunitari per euro 230mila; da altri soggetti per 1milione 218mila 970 euro (in diminuzione).

“Quanto ha detto la presidente non passi senza sottolineatura – ha dichiarato il vicepresidente della commissione Ambiente, Alessandro Capecchi (Fratelli d’Italia) – per la gravità di quello che sta succedendo. Arpat per le numerose competenze di carattere ambientale, sempre più in crescita, per ruolo e investimento in termini di denaro pubblico, meriterebbe ben altra attenzione. Il Consiglio regionale dovrebbe essere messo in condizione di esprime parere nel merito, per far lavorare Arpat sulle priorità. E invece viene chiamato alla semplice ratifica”.

Anche per il consigliere Massimiliano Baldini (Lega), “la questione lascia tutti un po’ sconcertati. Appare subito evidente il ritardo del bilancio preventivo e c’è da dire che secondo Arpat la causa del ritardo è da imputare alla Giunta regionale. Sollecitiamo un cambio di ritmo. Siamo di fronte a tutta una serie di bilanci che giungono all’attenzione del Consiglio con grande ritardo, e ci mettono in difficoltà nell’esercitare appieno il nostro ruolo”.