salute e prevenzione

La Toscana potenzia i consultori

4 luglio 2023 | 17:49
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La Toscana potenzia i consultori

Al via il progetto di riorganizzazione: stanziati 1,9 milioni di euro

La Toscana ha deciso di potenziare le attività sanitarie, sociali e socio-sanitarie che hanno a che fare con la salute di donne, coppie e famiglie, bambine e bambini e giovani. Lo fa dando nuovo impulso alle azioni dei consultori, stanziando un milione e 900mila euro e disponendo che entro sei mesi le Asl presentino un piano di adeguamento sulla base delle priorità individuate. Un percorso di riorganizzazione dei servizi (pacchetti salute rivolti ai giovani, screening, prevenzione e supporto di mediazione culturale per le famiglie migranti) che ha coinvolto professionisti delle Asl, associazioni e gruppi di interesse di tutta la Regione.

“I consultori sono il luogo giusto dove fare prevenzione, per cui non è mai troppo presto – sottolineano il presidente della Toscana Eugenio Giani e l’assessore Simone Bezzini – Ma i consultori hanno il compito anche di assistere  le nuove famiglie sui progetti di vita. Per centrare l’obiettivo abbiamo deciso di riorganizzarli, di potenziare le loro attività nella rete dei servizi ospedalieri e territoriali,  dare piena applicazione alla legge 194 del 1978, offrire mediazione culturale e dunque accesso alle informazioni  e ai percorsi per i migranti, potenziare telemedicina e teleconsulti nonché rivolgerci ai giovani con una specifica attività di prevenzione”.

La tutela della salute della donna è una componente e un indicatore fondamentale della salute della
 popolazione: la sua promozione rappresenta una scelta strategica. In questo i consultori costituiscono un’esperienza positiva. A più di quarant’anni però dalla loro istituzione molto è cambiato: è mutata la popolazione (per età, provenienza geografica, cultura, abitudini e tempi di vita, ma anche status giuridico e mobilità sul territorio); sono cambiati i modelli di riferimento, le aspettative e i comportamenti delle coppie, delle donne e dei giovani rispetto alla sessualità e all’affermazione dell’identità di genere, alla contraccezione e alla procreazione, alla maternità e alla paternità, alla disabilità. Sono cresciute le conseguenze sulla salute dei fattori ambientali, vecchi e nuovi; crescono le patologie croniche, per cui investire in prevenzione diventa ancora più importante. Aumentano anche le situazioni di ‘fragilità’, non solo legate a situazioni di povertà.

I numeri

I consultori in Toscana sono 152, uno ogni 24 mila abitanti (già ora più diffusi dunque rispetto alla media nazionale), più di quarantasei anni di esperienza alle spalle ed un modello già allora, nel 1977 quando è stata approvata la legge regionale che li istituiva, altamente innovativo.  Nel 2021 hanno erogato quasi 53 mila prestazioni: 14,4 ogni cento abitanti, grosso modo il valore medio nazionale, in ripresa verso i valori pre-Covid. Il 98 per cento di queste prestazioni si è rivolta alla popolazione femminile, in particolare per il percorso nascita. Sono cresciuti però anche i giovani tra 14 e 19 anni che si sono avvicinati ai consultori: più di uno su dieci vi ha fatto ricorso. Complessivamente il 47,1 per cento delle prestazioni riguarda l’area maternità, il 25,5 per cento la prevenzione oncologica, il 9,5 per cento la contraccezione e l’8,1 per cento la ginecologia, il 4,4 per cento le problematiche psico-relazionali e del disagio.