
Subentra a Maurizio Vallone
Il generale di corpo d’armata della guardia di finanza Michele Carbone assume la carica di direttore della direzione investigativa antimafia (Dia), subentrando al dirigente generale di pubblica sicurezza Maurizio Vallone.
Il generale Carbone, originario di Barletta, arriva alla Dia dopo un proficuo mandato di un anno e due mesi come comandante interregionale dell’Italia Meridionale, con sede a Napoli. Durante tale periodo, ha esercitato con successo le funzioni di indirizzo, controllo e coordinamento dei Reparti della Guardia di Finanza, che con circa 10.000 militari operano nelle Regioni Campania, Puglia, Basilicata e Molise. Questi reparti costituiscono la prima linea nel contrasto alla criminalità economico-finanziaria nel nostro Paese.
La carriera del generale Carbone è stata caratterizzata da numerosi incarichi di comando, ognuno dei quali ha contribuito a forgiare la sua vasta esperienza e competenza. Tra i ruoli di spicco figurano quello di comandante di Compagnia all’aeroporto intercontinentale di Fiumicino, dove si è concentrato nella lotta ai crimini transfrontalieri in materia valutaria, doganale e di sostanze stupefacenti. Inoltre, ha ricoperto il ruolo di comandante di sezione verifiche fiscali del nucleo regionale di polizia tributaria di Milano, con responsabilità nel contrasto ai più sofisticati meccanismi di evasione ed elusione fiscale.
Il generale Carbone vanta inoltre un curriculum di prim’ordine nella lotta alla criminalità organizzata. Ha difatti ricoperto anche il ruolo di comandante del gruppo investigazioni sulla criminalità organizzata (Gico) di Palermo, articolazione in prima linea nei servizi di polizia giudiziaria e referente principale delle direzioni distrettuali antimafia della Sicilia. Con competenze ampie e diversificate, il generale Carbone ha dimostrato la sua abilità nell’adattarsi a diverse sfide e responsabilità. Ha guidato il Comando Provinciale di Milano,
la più importante e dinamica area metropolitana del Paese, ed è stato successivamente a capo dei Comandi Regionali Toscana e Lazio, territori strategici per le missioni istituzionali della Guardia di Finanza. Tra i numerosi riconoscimenti tributatigli si annoverano l’onorificenza di grande ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana, la Medaglia d’oro al merito di lungo comando, a testimonianza dell’alto valore del suo operato a tutela della finanza pubblica e nella lotta alle infiltrazioni criminali nel tessuto produttivo. Di spessore anche la produzione scientifica del nuovo direttore, autore di numerosi articoli su riviste specializzate e pubblicazioni su tematiche di diretto rilievo professionale, come il riciclaggio e l’evasione fiscale.