Pnrr, Giani: “Il nuovo piano del governo significa la perdita di più di un miliardo per la Toscana”

I calcoli del governatore: “Difesa del suolo e sanità i settori più colpiti. A rischio anche ciclovie turistiche
“Sono fortemente contrariato dall’approccio a livello governativo, con una ridefinizione del piano che per la Toscana significa la perdita di più di un miliardo di risorse che avevamo acquisito e impostato con progetti molto concreti. Le rassicurazioni del ministro Fitto, che saranno utilizzate altre risorse, sono generiche e rischiano di tradursi in assoluta inefficacia”. Così Eugenio Giani, a proposito delle modifiche annunciate del Pnrr. “Il dato di fatto che cogliamo da lettura del documento del governo del 27 luglio per la cabina di regia è che su capitoli importanti per la Toscana vengono a mancare, nella sostanza, più di un miliardo di euro”.
Nel documento governativo di sono innanzitutto ci sono i codici definanziati, cioè le misure che escono dal Pnrr. Giani cita “difesa del suolo e misure mitigazione ambientale su cambiamenti climatici”, in particolare a proposito dei “6 miliardi cassati su interventi per la resilienza, valorizzazione del territorio e l’efficienza energetica dei Comuni”. “L’intera tabella proposta dal governo – dice la Regione – “riporta poi gli investimenti per progetto di rigenerazione urbana per ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale (oltre 3 miliardi); i Piani urbani integrati – progetti generali (quasi 2 miliardi e mezzo); misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico (oltre 1 miliardo); l’utilizzo dell’idrogeno (un miliardo). Tagli poi su aree interne-potenziamento di servizi e infrastrutture sociali di comunità; promozione di impianti innovativi; valorizzazione dei beni confiscati alle mafie, tutela e valorizzazione del verde urbano e extraurbano.
“Mi dispiace che con queste misure vengono a essere eliminati, ad esempio, i 96 milioni che avevamo messo come progetto bandiera per il contrasto all’erosione delle spiagge nelle cinque province toscane dove li avevamo destinati (per la quota parte regionale sulla rimodulazione nazionale)”, chiosa il presidente.
Capitolo ovviamente molto attenzionato anche quello della sanità. Continua Giani: “Nelle previsioni si parla di tagli di circa un terzo e a livello nazionale ci è stato dato un numero complessivo: si passa da 1350 interventi a 936. In Toscana questo passaggio ci costa circa 20 Case di Comunità, su 77 interventi che avevamo; gli ospedali di comunità a livello nazionale erano 400 e diventano 304: noi ne avevamo previsti 23, sicuramente 7 o 8 andranno perduti. Le Centrali operative territoriali (Cot), a livello nazionale passano da 600 a 524: in Toscana ne avevamo 37, diventeranno 30. Preciso che si tratta di lavori su cui avevamo una progettazione che stava diventando definitiva”.
A queste certezze si possono poi aggiungere alcune proiezioni sui definanziamenti parziali proposti dal governo: “in particolare – dice la Regione – le ciclovie turistiche (quella Tirrenica e quella del Sole); si tratta di una misura che sarà parzialmente deprogrammata, e se la modifica va avanti si tratta per noi di oltre 40 milioni di tagli”.
La fotografia del momento dei progetti del Pnrr in Toscana
Ad oggi risultano finanziati 11194 progetti per 9,26 miliardi di investimenti e 7,45 miliardi di contributi Pnrr incluse le risorse nazionali per l’incremento dei prezzi dei materiali e dell’energia (contributo Pnrr 7,12 milioni + Fondo nazionale opere indifferibili per incremento prezzi = circa 332 milioni).
Di questi: il 62,9% di tutti i progetti in Toscana è partito (arriva all’85,5% nel caso di progetti che riguardano i lavori).
La posizione di Fossi (Pd)
“Sul Pnrr la deputata di Forza Italia Mazzetti nasconde la realtà in modo puerile e confusionario. Il governo ha fatto tagli importanti, che rischiano di mandare all’aria opere fondamentali per il Mugello e tutta la Toscana. Mazzetti, così come i suoi colleghi di centrodestra, parlano tanto di ‘difendere gli italiani’, ma la verità è che li tradiscono avallando questi tagli”.
A dirlo è Emiliano Fossi, deputato e segretario del Pd toscano, a proposito dell’attacco della deputata di Fi Erica Mazzetti ai sindaci del Mugello.
“Mazzetti attacca i sindaci – dice Fossi – ma dimentica due cose: primo, il taglio dei fondi Pnrr si ripercuote prima di tutto sui cittadini toscani, che vedranno sfumare opere essenziali come quelle previste per rafforzare la sanità territoriale; secondo, anche alcuni sindaci di centrodestra sono preoccupati. Ci dica, onorevole Mazzetti: anche loro sono pericolosi estremisti di sinistra?”.
“Quella del centrodestra toscana Mazzetti dovrebbe smetterla di fare confusione, di cercare come sempre di evitare il confronto, preferendo la rissa politica. La sua è una piccola battaglia di retroguardia quando di fronte c’è un oceano di problemi che si possono creare senza tutti i fondi del Pnrr”. “Il governo di centrodestra invece di parlare degli amministratori locali deve prendersi le proprie responsabilità – ha concluso Fossi -. Le paure dei sindaci non sono infondate, sono quelle riportate dai cittadini. Basta stare sul territorio. Il problema è che Mazzetti vive in un altro mondo”.