
Il presidente della Toscana: “Problema come farli entrare, non come buttarli fuori”. Levata di scudi dal centrodestra
“Non darò l’ok a nessun Centro per il rimpatrio in Toscana. Si stanno prendendo in giro gli italiani perché il problema dell’immigrazione, è come farli entrare e accoglierli, non come buttarli fuori. Cosa c’entra il Cpr come risposta ai flussi emergenziali come arrivano oggi”.
A dirlo Eugenio Giani, presidente della Toscana, commentando le nuove norme sull’immigrazione approvate dal Consiglio dei ministri, con il governo che spingerebbe per l’apertura di una struttura per regione e stoppando le richieste che provengono dai banchi dell’opposizione: “Se arrivano immigrati con i tormenti, le violenze e le sofferenze che hanno subito e la risposta che gli dai ‘è faccio i Cpr’, cioè faccio i luoghi per buttarli fuori? “Prima bisogna dare una risposta su come integrarli, accoglierli, poi si può parlare anche di coloro, di quei casi miseri e isolati da ordine pubblico e prevedere le lunghissime procedure per il rimpatrio”.
Sulla base degli ultimi dati, aggiornati al 13 settembre, le presenze di migranti in Toscana sono 8254, di cui 7053 adulti, 144 minori non accompagnati e 1057 ucraini.
Dopo le affermazioni di Giani non è mancata la levata di scudi del centrodestra: “Tutti i cittadini toscani, non solo quelli di destra, chiedono più sicurezza ma il presidente Giani ribadisce il suo ‘no al Cpr’ nella nostra regione. Lo fa per questioni meramente politiche, interne al suo partito, il Pd. E questo è un atteggiamento davvero irresponsabile, da parte di una figura istituzionale che dovrebbe guardare all’interesse collettivo e invece si rivela espressione di una parte. Anzi, di una parte di una parte, la corrente schleiniana”. Così l’europarlamentare toscana della Lega Susanna Ceccardi.
“La Regione Toscana e le altre, per fortuna poche, ancora a guida PD stanno deliberatamente boicottando l’azione del governo sull’immigrazione: lavorano contro gli italiani opponendosi ai Cpr, che sono essenziali per la sicurezza e che il Centrodestra ha sempre voluto realizzare, dopo aver disertato i tavoli di coordinamento sull’emergenza”. Parole dure anche da Erica Mazzetti, parlamentare di Forza Italia. “È veramente incredibile e inaccettabile – prosegue – che, persino di fronte a un’emergenza strutturale come l’immigrazione, che richiede coordinamento, sia consentito a una regione o a un ente qualsiasi di lavorare contro l’interesse della nazione e di boicottare le iniziative risolutive come i Cpr”. “Auspico, per questo, che si prendano provvedimenti – aggiunge Mazzetti – contro i presidenti ribelli, come Giani, che addirittura si vanta pubblicamente di andare contro l’Italia, il suo governo e loro i cittadini: i governatori devono amministrare e non fare propaganda elettorale. Con Lampedusa al collasso e con le città, soprattutto quelle amministrate dal PD come Prato, Firenze e Milano, piene di migranti a spasso, ci aspettiamo collaborazione. Altrimenti bisogna intervenire anche duramente”. “Bisogna lavorare tutti insieme, per l’Italia, non mettersi l’uno contro l’altro per un magro tornaconto elettorale, quello che inseguono Giani e gli altri Pd. Se Giani non l’ha capito, glielo dico forte e chiaro io: qui c’è in gioco il paese. E loro sarebbero quelli responsabili? Sarebbe questa la sinistra che ha a cuore il bene comune e fa la morale con il ditino alzato? Ci vogliono subito i Cpr e provvedimenti per chi fa ostruzionismo anti-italiano: in questa emergenza il rispetto istituzionale e il bene comune devono prevalere sulla demagogia e le bandiere di partito“, conclude Mazzetti.