Crollano i piloni del cantiere Esselunga a Firenze: operai muoiono sotto le macerie





Almeno due le vittime: tre estratti vivi, ci sono altri dispersi. Proclamato il lutto regionale
Otto persone coinvolte nel crollo di una impalcatura al cantiere per il nuovo supermercato Esselunga. Almeno tre operai sono morti. Altri tre sono stati estratti vivi dalle macerie e altri risultano ancora dispersi.
Il dramma è accaduto questa mattina (16 febbraio) in via Mariti a Firenze. Sul posto i mezzi di soccorso, dal 118, ai vigili del fuoco. Stando a quanto appreso sarebbero crollati i piloni principali in un cantiere edile.
Tre persone sono state estratte vive finora dai vigili del fuoco e sono state trasferite al pronto soccorso dell’ospedale di Careggi. Si lavora per estrarre altri almeno altri tre operai, che purtroppo non rispondono ai soccorritori. Il corpo del terzo operaio deceduto è stato recuperato dai vigili del fuoco attorno alle 20 di stasera. Proseguono le ricerche degli ultimi due dispersi segnalati.
La tragedia sul lavoro è avvenuta nell’area dell’ex Panificio Militare dove, ora, sono in corso i lavori per la costruzione della nuova Esselunga. L’area è stata sequestrata dalla procura che ha aperto un fascicolo d’indagine per crollo e omicidio colposo. Per domani (17 febbraio) il governatore Eugenio Giani ha proclamato il lutto regionale. “Con profondo dolore – afferma il presidente Giani – esprimo le condoglianze, a nome di tutta la Toscana, alle famiglie delle vittime. Ci stringiamo tutti al loro dolore. Voglio inoltre esprimere un sincero ringraziamento alle forze dell’ordine, ai vigili del fuoco e agli uomini della Protezione civile per il loro straordinario impegno”.
“Tutte le forze stanno lavorando al massimo per estrarre altre 3 persone al momento sotto le macerie. Ci sono purtroppo delle persone senza vita – precisa il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani -. Tutta la Toscana si stringe nel dolore per la drammatica tragedia avvenuta oggi in un cantiere a Firenze. Sono ancora in corso le ricerche di 3 dispersi che non rispondono. È una giornata terribile. Sono qui sul posto ed esprimo profondo cordoglio alle famiglie delle vittime del cantiere. Ringrazio di cuore i nostri soccorritori sanitari, i vigili del fuoco e le forze di polizia per il grande lavoro di soccorso e ricerca”.
Gli operai, da quanto ricostruito, stavano montando i prefabbricati quando una trave di cemento è crollata.
“Siamo di fronte a un’enorme tragedia. Ora è il momento di agire e soccorrere in modo tempestivo i feriti e gli operai ancora dispersi coinvolti nel crollo di una trave nel cantiere di via Mariti a Firenze. E per questo ringraziamo gli operatori e le forze dell’ordine impegnati sul luogo di questa ennesima tragedia nel mondo del lavoro – Queste le parole del presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo sull’incidente avvenuto questa mattina in un cantiere a Firenze -. Siamo profondamente addolorati per le vittime e alle loro famiglie va la vicinanza e il cordoglio miei personali e di tutta l’Assemblea legislativa toscana. Finito il momento dell’emergenza sarà necessario fare piena luce sulle responsabilità di un incidente non degno di un Paese civile, dove il lavoro deve essere non solo un diritto garantito a tutti, ma deve essere un diritto garantito in sicurezza per chi lo svolge. Dobbiamo trovare ogni modo per spezzare questa catena perversa. Non mi stancherò mai di dire che le risorse stanziate in questo campo sono un investimento e non un costo”.
“Dolore e sgomento per la tragedia al cantiere del nuovo supermercato a Firenze – commenta il sindaco Dario Nardella – Seguiamo costantemente la situazione. Esprimo a nome mio e del comune di Firenze il cordoglio per le vittime e ringrazio tutti i soccorritori in azione. In attesa di aggiornamenti sugli altri operai coinvolti”.
“Ancora una tragedia. E’ una strage, non fatalità. Crediamo che il continuo aumento del totale delle morti sul lavoro in Italia sia un oltraggio alla convivenza civile oltre che una dramma per la società.Oggi, la tragedia di Firenze ha portato via altre vite e distrutto delle famiglie. Riteniamo che serva fare molto di più per rendere i posti di lavoro dei luoghi sicuri L’Ugl chiede che vengano investite più risorse per la formazione delle persone e la diffusione di una cultura della sicurezza, fin dal sistema scolastico. Ma chiediamo altresì che vengano rafforzati i controlli e incrementate le sanzioni per chi non rispetta le norme di sicurezza. Perdere la vita a lavoro è inaccettabile e assistere a delle morti che potevano essere evitate è un’ingiustizia che deve essere sanata”, le parole di Paolo Capone, Leader Ugl.