“La religiosità in Puccini”, si presenta il libro di Oriano De Ranieri

La religiosità in Puccini, un aspetto importante del Maestro lucchese, finora inesplorato. Un artista di livello mondiale non può essere rinchiuso in schemi precostituiti e a novant’anni dalla morte è in atto una rivalutazione della religiosità dell’uomo e dell’artista. Nel libro di Oriano De Ranieri, giornalista all’Avvenire il quotidiano cattolico, e per molti anni della Nazione, laureato anche in scienze religiose, intitolato La religiosità in Puccini, la fede nelle opere del Maestro, Zecchini editore, si raccontano tanti episodi inediti, si analizzano le dodici opere per cogliervi aspetti di fede. Una fede a stretto contatto con la divinità. Soprattutto nella Fanciulla del West emerge la via della redenzione per tutti, affermata cinquant’anni fa dal Concilio ecumenico Vaticano II, su cui insiste papa Francesco e in Suor Angelica definita dall’autore l’opera mia più sentita contro i critici spiazzati da una intensa atmosfera di sacro, emerge la misericordia di Dio in tutta la sua potenza.
La religiosità in Puccini sarà presentato giovedì (18 dicembre) alle 17,30 nella sala Accademia di Palazzo Ducale nell’ambito delle iniziative del mese pucciniano. Introduce la nipote del Maestro Simonetta Puccini che ha scritto anche la prefazione del libro. Presenta Pietro Paolo Angelini. Intervengono Remo Santini, caposervizio de La Nazione, e il critico musicale Michele Bianchi, esperto dei temi religiosi in Puccini. Modera Ilaria DeI Bianco, presidente dell’associazione Lucchesi nel Mondo. L’iniziativa è dei Lucchesi nel Mondo, della Fondazione Puccini, della Fondazione Simonetta Puccini, della Banca del Monte di Lucca. Il maestro studiava tra l’altro la Bibbia e la raccomandava alla sorella Ramelde. Il nunzio apostolico a Bruxelles, poi cardinale Clemente Micara impartì i sacramenti a Puccini morente a Bruxelles e rilasciò una intervista all’Osservatore Romano raccontando come il maestro in piena coscienza espresse la sua fede fino all’ultimo.