
Non esiste villa storica, a Lucca e dintorni, che non trovi la propria cornice di bellezza e di armonia in un giardino maestoso e ricercato. Così da formare un tutt’uno architettonico e paesaggistico che disegna le linee delle colline e della campagna intorno alla città, raggiungendo il mare a ovest e il confine con Pescia a est. Ecco perché non poteva mancare, in occasione della giornata La gestione del giardino storico, che si terrà sabato (12 settembre) nella sala convegni del Parco di Pinocchio, a Collodi, il libro Ville lucchesi. Le delizie della campagna.
Il volume, pubblicato dalla casa editrice lucchese PubliEd, verrà infatti presentato sabato pomeriggio, alle 17, come degna conclusione del Flower Show di Fine estate 2015. L’autrice, Maria Adriana Giusti, professore ordinario di Architettura e Design al Politecnico di Torino, in passato sovrintendente alle Belle Arti di Pisa e di Lucca, sarà intervistata da Cristina Acidini Luchinat, storica dell’arte, scrittrice e sovrintendente, dal 2006 al 2014, della Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale di Firenze, in un dialogo a due voci sugli stili, le evoluzioni e le storie che hanno per protagoniste le famiglie e le casate più importanti del territorio. Un viaggio inedito nella campagna lucchese che abbraccia un periodo compreso tra il XIV e il XIX secolo. Dal 1300, con le ville rustiche, al 1400-1500, dove gli edifici avviano il proprio processo di trasformazione, da luogo privilegiato dove controllare la situazione circostante a dimora di svago dagli impegni cittadini; fino al 1600 e 1700, dove la villa si fa interprete dei costumi sfarzosi dell’epoca e diventa lo spazio adeguato per cerimonie, spettacoli e feste. Poi il periodo neoclassico e infine quello napoleonico, dove cambia il modo di concepire le residenze e le zone dove edificarle. Il progetto editoriale lanciato da PubliEd, pubblicato in quattro lingue e già distribuito in Canada, Stati Uniti e Giappone, rappresenta il primo tassello di un percorso più ampio, che terminerà nel 2017 con il secondo volume “Giardini lucchesi. Il teatro della natura tra città e campagna”, incentrato sul tema del giardino.