
E’ Alessandro Trasciatti, scrittore lucchese, il protagonista del prossimo appuntamento della rassegna I giovedì letterari in programma giovedì (11 febbraio) alle 21 nella sala Pardi di Artémisia a Tassignano. Al centro dell’incontro il suo libro Avevo costruito un sogno (Ediesse).
Fare il postino nelle campagne del Sud-Est della Francia di fine Ottocento, a Hauterives, nella Drôme, non era una passeggiata. O meglio, era una passeggiata che poteva allungarsi per decine di chilometri, da un paesino all’altro, con il sole o con la pioggia, portando a spalla un borsone pieno di lettere. Ma Ferdinand Cheval trovò il modo di sfuggire all’ossessione dei giorni sempre uguali e di passare alla storia. Nel 1879 iniziò la sua opera e in trent’anni, con 930mila ore di lavoro mille metri cubi di mattoni e 3.500 sacchi di calce, innalzò il suo palazzo ideale, una costruzione astrusa, tutta grotte e gallerie, scalette, pinnacoli e terrazze; un palazzo assolutamente impossibile da abitare ma di una bellezza ingenua da lasciare senza fiato. Alessandro Trasciatti rende così giustizia al portalettere artista, esempio di ostinata forza di volontà, amato da Breton – che gli dedicò una poesia e un fotomontaggio – Max Ernst e altri surrealisti.