
Un libro può essere tante cose, anche un biglietto da visita che consente di girare per il mondo presentando in modo elegante e completo una meraviglia culturale come i giardini e le ville medicee della Toscana, nominati dall’Unesco patrimonio dell’umanità. Dodici ville e due giardini la cui storia, si legge nella presentazione del volume curato dal professor Luigi Zangheri ed edito da Regione Toscana e Olschki Editore presentato oggi allo stand toscano al Salone del Libro #salto16 #toscanalegge , “è intimamente legata l’una a quella dell’altra; dal fiume della Storia emergono, come per un arcipelago terrestre, queste isole di cultura e di prestigio, anzitutto territoriale”.
“Il percorso di acquisizione nel 2004 della Villa Medicea di Careggi ha avviato il processo di richiesta prima e nomina poi, nel 2013, delle ville e giardini medicee – ha affermato la vicepresidente e assessore alla cultura Monica Barni – Un complesso sito seriale, distribuito sul territorio e patrimonio pubblico-privato. Ci saranno da studiare problemi e soluzioni per una gestione efficace, noi abbiamo individuato un percorso da costruire su un patto tra i vari soggetti coinvolti per sviluppare azioni coordinate sull’obiettivo di un’identità unitaria”. “Altro obiettivo è costruire un buon livello di autosufficienza, puntando ad esempio su un turismo di livello – ha proseguito Barni – per garantire una gestione virtuosa. E sottolineando al contempo la funzione sociale dei beni di cultura, luoghi di socializzazione e accesso per modalità di educazione morbida alla cultura e alla storia attraverso la loro restituzione alla collettività e al suo uso”.
Luigi Zangheri da parte sua ha sottolineato il rapido successo della richiesta di riconoscimento del sito rispetto ai tempi medi dell’Unesco, grazie all’interesse mostrato dalla Regione Toscana e al livello di qualità del bene proposto.