
Sono fatti e fatterelli, che raccontano com’era Lucca tanti anni fa, ed anche come è adesso. Sono Le memorie di Geppe, raccolte nel libro di Giuseppe Vietina che verrà presentato sabato prossimo (9 luglio) a Lucca alle 17,30 nella sala del Foro Giovani, al Foro Boario, in località Montiscendi a Monte S. Quirico.
A intervistare l’autore ci sarà Omar Monestier, direttore del quotidiano Il Tirreno ed è prevista la partecipazione del sindaco Alessandro Tambellini.
Giuseppe Vietina è nato a Lucca “drento” il 15 marzo 1929. All’età di un anno si trasferisce alla parrocchia della Santissima Annunziata, e lì per diversi anni ricorda di aver “esercitato” da chierichetto con Don Paolo Simoni, sacerdote e musicista. In seguito aderisce all’Azione Cattolica di Lucca e nel 1950 sarà aclista nel movimento di lavoratori, partecipando attivamente alla propaganda. Nei successivi quattro anni farà parte dei Sindacati Liberi e poi della Cisl, fino al 1953, quando la famiglia si trasferisce a Gallicano, in provincia di Lucca.
Nel 1954 viene assunto dalla Smi, Società Metallurgica Italiana, a Fornaci di Barga, dove lavora fino al 1974. Continua l’impegno nel Centro Sportivo Italiano, iniziato nel 1952, e nella locale Azione Cattolica. Sarà presidente degli uomini dell’Azione Cattolica a Ponte all’Ania, dove si trasferisce dopo il matrimonio con Giovanna Dicati, “Gianna”, celebrato nel maggio del 1956. Sarà successivamente presidente foraniale del barghigiano che contava dieci frazioni. Rientrato a Lucca nel 1968, opera al Centro Sportivo Italiano come consigliere provinciale per quarant’anni. Con la moglie Gianna sarà nel consiglio di amministrazione del Villaggio del Fanciullo per circa trent’anni e per diciassette anni economo, sempre all’insegna del volontariato, al rifugio Carlo del Prete di Lucca. E’ presidente dei Veterani dello Sport di Lucca.
Padre di cinque figli, è oggi nonno di tredici nipoti e da poco anche bisnonno.