Pagine sospese tra presente e passato nel nuovo libro di Maria Pia Pieri

3 ottobre 2021 | 13:04
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Pagine sospese tra presente e passato nel nuovo libro di Maria Pia Pieri

Piccolo sillabario dei pensieri inutili: un viaggio nella quotidianità

Breve repertorio di scene di vita quotidiana in una città della provincia toscana, segnatamente Lucca, questo Piccolo sillabario dei pensieri inutili di Maria Pia Pieri, ancora fresco di stampa per Tralerighe Libri. Protagonisti principali, ma non esclusivi, una Lei, sempre indaffarata in mille incombenze, e un Lui, vocato alla cucina e con la passione della lettura e della scrittura, non più giovani, ma che lo sono stati e se lo ricordano.

Con piacere, ma senza particolari punte nostalgiche. Serenamente, laicamente, l’Autrice ama fare spesso ricorso al confronto tra taluni aspetti dell’esistenza quotidiana quale si configura oggi e gli stessi come si manifestavano appena ieri, dietro l’angolo del secolo scorso. Notazioni ironiche, talora un po’ buffe ma sempre prive di acrimonia, contrassegnano la descrizione delle mode e manie degli attuali abitatori della contemporaneità: il moltiplicarsi degli animali da compagnia, cani in particolare con tutte le conseguenze, anche igieniche, del caso; i monopattini elettrici; la sempre più marcata e universale dipendenza da telefono cellulare; la prepotenza degli sciami dei velocipedisti “che sulle strade provinciali invece di proseguire in fila indiana amano stare appaiati a discorrere”; lo strano innamoramento dell’autrice per i semafori e certe deprecabili abitudini dei condomini. Né potevano poi mancare alcune acute pagine su come e quanto la pandemia, ancora in corso d’opera, abbia cambiato, e non poco, molti dei nostri comportamenti più comuni.

Le pagine migliori del Piccolo sillabario? A nostro parere, il racconto, sul filo di una memoria precisa e argomentata, dei giorni di una vacanza estiva di quasi mezzo secolo fa, in tenda, sulle magnifiche coste di un Paese adriatico che ora non esiste più e la decisa difesa del giovane e mite popolo dei Comics, poco e mal compreso dai residenti cittadini. Senza trascurare il ritratto di un bel giovanotto, caro all’affetto ma nel mirino ironico dell’Autrice perché inanellatore seriale di un numero spropositato di fidanzate precarie. Prescindendo dai fin troppo consueti borbottii moralistici, risparmiandoci le solite lamentele proprie di un’anacronistica laudatio temporis acti, cordiale e mai severa, dalla sua città antica, Maria Pia Pieri allunga il suo sguardo sul nostro tempo e lascia trapelare una sincera curiosità tanto per il nostro faticoso presente, quanto per un poco decifrabile futuro alle porte. Un punto di vista non solo pienamente condivisibile, il suo, ma capace di regalare freschezza alle brevi storie, ai veloci ritratti di questo prezioso libretto. L’aiuta una scrittura fluida e scorrevole, ben governata dall’inizio alla fine di ogni voce del Sillabario. Intrisa di quel garbo per il quale Lucca si è da tempo ritagliata uno spazio tutto suo in Toscana e non solo. Ecco, in quell’inchiostro lì, fatto di pazienza, ironia e secolare civiltà, Maria Pia Pieri sembra intingere il pennino di un’ispirazione sempre vivace e amabile.

Luciano Luciani

Maria Pia Pieri, Piccolo sillabario dei pensieri inutili, prefazione di Francesco Mencacci, Tralerighe libri, Lucca 2021, pp. 134, 15 euro