‘Ricordi di viaggio’, a marzo la presentazione del nuovo libro di Fabiano D’Arrigo

Appuntamento nel complesso di San Micheletto alla presenza dell’autore e dell’editore Andrea Giannasi
Grazie alla casa editrice Tralerighe libri è stato pubblicato il libroRicordi di viaggio di Fabiano D’Arrigo, che verrà presentato venerdì 11 marzo alle 17 nel complesso di San Micheletto alla presenza del sindaco Alessandro Tambellini, del docente Paolo Buchignani, dell’editore Andrea Giannasi e naturalmente dell’autore.
Il testo apparentemente è una raccolta di reportage giornalistici (quattordici articoli già pubblicati in giornali e riviste e uno inedito), nei quali l’autore raccoglie le sue impressioni e i suoi ricordi dei viaggi effettuati nei luoghi emblematici della storia del Novecento e in alcune zone periferiche del pianeta. Ma in realtà è un vero libro che infonde una prospettiva ideale ai viaggi compiuti da D’Arrigo e tratteggia il luziano ‘cammino della crescita’ attraverso, appunto, i drammi delle vicissitudini novecentesche per approdare ai luoghi che favoriscono il raccoglimento interiore. Nella prima sezione dedicata ai drammi della storia si fa memoria dei viaggi compiuti a Sant’Anna di Stazzema, a Marzabotto, alla Risiera di San Sabba, ai lager di Auschwitz e Birkenau, al gulag delle isole Solovki, al memoriale del genocidio del popolo armeno di Yerevan. Nella seconda sezione dedicata alla scoperta dei territori del Pianeta si raccontano alcuni viaggi compiuti in località marginali per conoscere popolazioni e per ammirare paesaggi naturali da preservare. Infine la terza sezione è un approdo ai luoghi del silenzio e dello spirito per incontrare Dio, i fratelli e scoprire un possibile senso della vita.
Oltre al cammino luziano emergono pure il viaggio dantesco, quello omerico e quello virgiliano; in quanto Fabiano D’Arrigo, “viandante dello spirito”, nutre un profondo interesse a viaggiare per conoscere la storia e per tendere, attraverso le donne e gli uomini che i viaggi fanno incontrare, al mistero di un Dio-Amore. Gli appunti, gli articoli, le fotografie non rimangono solo ‘ricordi’, ma acquistano il ruolo di messaggi di vita. Messaggi di vita che si concretizzano nei richiami agli incontri con i ‘maestri di vita’ dell’Appendice, dove si coglie il senso di umanità, il valore dell’uomo, il superamento della solitudine, del dolore e della finitudine in un percorso dal buio verso la luce (che ricorda il viaggio dantesco) che se non può cancellare il male del mondo, può però aiutare a sopportarlo e lenirlo nell’attesa dell’incontro con la Luce.
L’autore
D’Arrigo è docente emerito in materie letterarie negli Istituti secondari di secondo grado e collaboratore di giornali; perciò la lettura del libro appare proficua agli studenti che desiderano intraprendere un cammino della memoria allo scopo di vivere il presente e ancorare il futuro al passato. Al riguardo è stato proposto agli allievi delle scuole superiori cittadine uno specifico progetto. L’intento è quello di non far dimenticare, di non far perdere la memoria delle atrocità di cui può essere capace l’uomo e di promuovere, attraverso il contatto col negativo, l’acquisizione del senso di responsabilità civile e politica. E tutto ciò D’Arrigo vuole condividere dapprima con gli studenti, successivamente con gli amici… e infine con i lettori.