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In uscita il libro dedicato a Billie Holiday e Mia Martini: ‘Così lontane, così vicine’

29 aprile 2025 | 16:15
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In uscita il libro dedicato a Billie Holiday e Mia Martini: ‘Così lontane, così vicine’

Un’opera scritta a quattro mani che prova a far emergere un lato affascinante di queste straordinarie figure del Novecento

Cos’avevano in comune Mia Martini e Billie Holiday? Niente, se non la loro unicità: Mia Martini e Billie Holiday sono state delle interpreti uniche. Ingiustizie, offese e maldicenze segnarono in profondo il loro canto; rabbia, tristezza e inquietudine aggiunsero un tocco di raucedine al loro timbro. L’innocente suono delle loro voci si trasformò sempre più in un grido disperato, quasi in un pianto. Sono state tra le pochissime capaci di raccontarsi con un grido”. Così i due autori di Castelnuovo, Andrea Cosimini e Ciro Castaldo descrivono le celebri protagoniste del libro in uscita in questi giorni per l’e edizioni Melagrana, ‘Così lontane, così vicine’.

Mia Martini, migliore interprete della musica italiana in assoluto, e Billie Holiday, migliore vocalist del jazz in assoluto, hanno ricevuto questi riconoscimenti dalla critica esperta, quella che va oltre l’emozione che un brano può suscitare, ma guarda alla tecnica. La stessa critica che, alla fine, le ha incoronate tra le più grandi secondo parametri oggettivi che scavalcano i gusti.

Dalla prefazione di Andrea Cosimini e Ciro Castaldo: “Questo libro – dichiara Cosimini – si inserisce in un filone della collana I grandi della musica delle Edizioni Melagrana, diretta dall’amico e collega Ciro Castaldo, inaugurato con il mio precedente lavoro su Paolo Conte e Woody Allen. Si tratta di un nuovo incontro inedito, stavolta tutto al femminile, che vuole essere un omaggio all’animo blues di due grandissime interpreti della musica: da una parte l’inarrivabile Billie Holiday, di cui quest’anno ricorrono i centodieci anni dalla nascita, dall’altra l’immensa Mia Martini, scomparsa esattamente trent’anni fa. Un’opera scritta a quattro mani, più corale rispetto alla precedente, che prova a far emergere, attraverso interviste e testimonianze, un lato affascinante di queste straordinarie figure del Novecento”.

“Con questo libro –dichiara Ciro Castaldo – vogliamo accendere un riflettore sull’inedito incontro tra due icone della canzone. Spesso Mia, quando era ancora in vita, è stata accostata dalla critica specializzata a grandi nomi della musica internazionale. Accostamenti da cui lei rifuggiva per la sua grande umiltà, come si evince anche da uno stralcio inedito di un’intervista presente in questo testo. L’intento è quello di mettere a fuoco, in particolare, il suo legame con la musica jazz che la proietta in un contesto internazionale a lei molto più congeniale vista la stima ricevuta da artisti quali Toquinho, Chico Buarque de Hollanda, Vinicius de Moraes, Dee Dee Bridgewater, Toots Thielemans, Ray Charles e Charles Aznavour che, non a caso, la definì l’Edith Piaf italiana”.