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La passeggiata delle Mura urbane: nascita ed evoluzione di un tratto distintivo del vivere a Lucca

6 maggio 2021 | 18:46
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La passeggiata delle Mura urbane: nascita ed evoluzione di un tratto distintivo del vivere a Lucca

Un ‘orgoglio’ lucchese con le carte in regola per divenire patrimonio Unesco

Che sia estate o inverno, primavera o autunno, una giornata di sole o battuta dalla pioggia, poco importa. Chi vive a Lucca troverà sempre un ritaglio di tempo per un giro sulle mura urbane, 4,223 chilometri di storia percorsi ogni giorno da famiglie, sportivi, coppie e passeggiatori solitari. Ma anche turisti da ogni parte del mondo, attratti dal fascino di un raro esempio di fortificazione moderna conservatasi completamente integra nel tempo.

Seconda in Europa solo a quella di Nicosia con i suoi 4,5 chilometri, la cinta muraria di Lucca, prima di assumere l’aspetto che tutti oggi conosciamo, ha avuto illustri antenati nella lontana epoca romana. Era il 180 a. C. quando fu eretto il primo perimetro fortificato di Luca, colonia di cui ancora si distingue la pianta rettangolare delimitata a nord da via San Giorgio, a sud da corso Garibaldi, a ovest da via Galli Tassi e via della Cittadella, a est da via della Rosa e via dell’Angelo Custode.

Le epoche si susseguono e si espande la città. Intorno al 1200 “aveva quasi più Lucca fuori di quello che avesse dentro le mura”, racconta un manoscritto del 1678 conservato nella Biblioteca Statale. Le delimitazioni romane perdono la loro forma adattandosi allo sviluppo cittadino e nascono le nuove mura medievali: spesse circa 2,45 metri e interrotte da numerose torrette semicircolari, sono ancora ben conservate per un lungo tratto sul lato nord. Ne restano intatte Porta dei Borghi e Porta San Gervasio, inglobate in seguito nel centro storico da una nuova cinta. L’attuale cerchia muraria rinascimentale.

I suoi lavori iniziarono nel 1513 con l’abbattimento di molteplici alberi ed edifici. Ma il cantiere vero e proprio si aprì nel ‘44 sotto la direzione di Jacopo Seghezzi, seguito da Galeazzo Alghisi, Baldassarre Lanci, Francesco Paciotto e Alessandro Farnese. È a questi illustri architetti e ingegneri rinascimentali che si deve la moderna configurazione delle mura.

Convertite nell’Ottocento ad uso civile da Maria Luisa di Borbone, duchessa di Lucca dal 1814 al 1824, le mura vengono chiuse al traffico automobilistico solo negli anni Ottanta del secolo scorso. Una rivoluzione che le trasforma in un’autentica immersione a impatto zero nella storia, divenuta simbolo della città toscana nel mondo. Aprendo inoltre la strada al progetto sostenuto da numerose forze politiche: la candidatura del monumento a patrimonio mondiale Unesco.
E le premesse ci sono.

Prima fra tutte, l’indiscutibile bellezza del parco. Un itinerario circolare, pedonale e ciclabile immerso nella natura, soprelevato di 12 metri per oltre quattro chilometri di lunghezza da cui ci si affaccia su Lucca ‘drento e fora’. Intervallato inoltre da undici baluardi verdi, gli antichi bastioni dall’originaria funzione difensiva ad oggi adibiti a molteplici attività. Parchi giochi per i più piccoli, bar, ristoranti, locali, fontane d’acqua potabile e tavoli da picnic ombreggiati da ippocastani, platani, pioppi, tigli e lecci. Dove poter leggere, rilassarsi, mangiare o fare una pausa durante una camminata o una corsa.
Polmone verde scelto per le sue gare dall’associazione dilettantistica Lucca Marathon, le mura sono infatti particolarmente adatte allo sport individuale, ciclismo, podismo e jogging in primis. Come testimoniano ogni giorno moltissimi appassionati in sella alle loro bici o scarpette da running ai piedi. E non c’è condizione climatica che li ostacoli.

E ancora. Sede di varie manifestazioni culturali, la cinta rinascimentale è il palcoscenico perfetto per ogni forma di espressione artistica e artigianale. Un esempio ne è Murabilia, mostra di giardinaggio, fiori e piante che si svolge ogni primo weekend di settembre sui baluardi San Regolo, La Libertà, nell’Orto botanico e nei sotterranei delle mura. Con i suoi 250 espositori italiani e stranieri, mostre tematiche, convegni, novità editoriali, laboratori e un’offerta che spazia in tutti i settori del mondo vegetale, Murabilia si conferma ogni anno un grande polo di attrazione per tantissimi amatori e professionisti del settore. Che si riversano dalle mura nelle strette vie del centro storico della città.

Dalle vie del centro alle mura si spostano anche e instancabilmente i cosplayer fra gli ultimi di ottobre e i primi di novembre. Sono i giorni più attesi dell’anno per Lucca, che si trasforma in un autentico carnevale autunnale con Lucca Comics & Games: la fiera internazionale dedicata al fumetto, all’animazione, ai giochi di ruolo, da tavolo, di carte, ai videogiochi e all’immaginario fantasy e fantascientifico. È la più importante rassegna italiana del settore, prima d’Europa e seconda al mondo che pervade ogni angolo della città inondando il suo monumento simbolo di bancarelle, sfilate, balli e manifestazioni. Con tanto di palco sul baluardo San Paolino, dove si decreta ogni anno il cosplay vincitore della fiera.

Ogni anno tranne uno, lo scorso. Quando per la prima volta in oltre 500 anni di storia, la pandemia ha costretto le mura alla chiusura. Per quasi due mesi, dal 14 marzo al 3 maggio, percepiti tuttavia come un’eternità dai lucchesi che identificano il monumento col cuore pulsante di Lucca. Una città dal passato, presente e futuro intrinsecamente legato alla sua preziosa cinta rinascimentale.

Martina Del Grosso