Opere all’asta per l’Ucraina: così a Lucca anche l’arte è solidale
L’iniziativa della galleria Boîte-en-valise Arte: il ricavato andrà alla comunità di S. Egidio per coordinare gli aiuti
L’arte, a Lucca, si fa ambasciatrice di pace. Giovedì (14 aprile) dalle 16 alle 18 a Palazzo Pfanner quattordici opere esposte nella galleria d’arte contemporanea e grafica d’autore Boîte-en-valise di via del Battistero saranno messe all’asta. Il ricavato sosterrà le attività della Comunità di Sant’Egidio in favore del popolo ucraino.
L’iniziativa ha ricevuto il patrocinio istituzionale del Comune di Lucca e il sindaco, Alessandro Tambellini, da sempre appassionato di arte, parteciperà in prima persona. Tre lotti per tre diverse tipologie di opere all’asta: la grafica d’autore, gli artisti emergenti con pezzi unici e, infine, gli originali di autori affermati sul mercato che espongono alla galleria. Tra questi, Claudio Cargiolli, Daniele Govi, Roberto Brunetti, Bardhyl Alibali, Stefano Mancini, Col3A1, Zeno Travegan e Valentina Sacchelli.
A presentare l’evento sono stati questa mattina (11 aprile) la direttrice della galleria, Silvia Nutini, Laura Creus Tiller della Comunità di Sant’Egidio, Paolo Gori per Palazzo Pfanner e il consigliere comunale con delega ai diritti Daniele Bianucci. Tra le promotrici anche Elena Benvenuti, guida turistica che sta lavorando per proporre l’asta anche ad appassionati d’arte in visita a Lucca per le vacanze pasquali.
“Da sempre la galleria Boîte-en-valise è impegnata nella promozione di messaggi sociali e di pace – ha detto la direttrice, Silvia Nutini – e quello che sta avvenendo nell’est dell’Europa non poteva lasciarci indifferenti. Ringrazio gli artisti che contribuiranno, con una loro opera, a costruire concretamente un’alternativa di pace e speranza. L’arte, d’altronde, è un mezzo molto potente per interpretare la contemporaneità e dire no alla guerra e sì alla pace”.
Il ricavato dell’asta contribuirà al lavoro della Comunità di Sant’Egidio in Ucraina e al confine, lungo i corridoi umanitari, come ha potuto spiegare Laura Creus Tiller: “Anche prima dell’inizio della guerra i nostri volontari erano impegnati a contrastare il fenomeno della povertà in Ucraina e a dare sostegno alle famiglie più fragili. Dopo il 24 febbraio quel territorio si è trasformato, come ha detto Papa Francesco, in un fiume di lacrime e sangue. Persone che in pochi attimi sono dovute scappare scegliendo cosa portarsi dietro di tutta una vita. Le immagini di dolore che ci arrivano sono reali e ci riguardano. La Sant’Egidio ha un ampio centro a Leopoli: da lì passano ogni giorno tanti profughi per rifocillarsi, per vestirsi. Ed è lì che arrivano le medicine dall’ovest e vengono smistate verso le altre città ucraine. È necessario tenere alta l’attenzione sulla società civile e sulla resistenza gentile che si sostanzia in gesti di cura e solidarietà”.
Felice di contribuire a questa causa Paolo Gori di Palazzo Pfanner: “L’asta di beneficienza è un evento di prestigio, tanto più considerando la qualità delle opere. L’arte è un segno tangibile del tempo, vive il suo tempo, e questi quadri agiranno concretamente, se venduti, a innescare un movimento virtuoso di energie benefiche”.
“Come amministrazione comunale – ha detto il consigliere Daniele Bianucci – abbiamo voluto dare il nostro patrocinio e sostegno a questa asta di beneficenza, augurandoci che siano molti i cittadini e le cittadine lucchesi che vi prenderanno parte. Questa vivace galleria, con la sua capacità di offrire spazio di espressione anche per i giovani artisti del territorio, è un punto di riferimento per qualità e sensibilità a temi così centrali come il no a una guerra che, purtroppo, ancora troppe voci negano”.