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Volare a dicembre: il calendario degli scioperi e cosa fare se il volo è in ritardo

29 novembre 2023 | 09:25
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Volare a dicembre: il calendario degli scioperi e cosa fare se il volo è in ritardo

Siamo reduci da uno sciopero nazionale che ha coinvolto tutti i settori, da quello dei trasporti a quello scolastico e che ha creato non poche polemiche anche a livello politico e mediatico. Ma le ondate di protesta non sembrano ancora finite e, stando ai primi annunci ufficiali, dovrebbero addirittura intensificarsi a dicembre 2023, mese tradizionalmente associato alle partenze per le vacanze natalizie. Tra i comparti più sotto la lente d’ingrandimento c’è quello dell’aviazione civile, settore in cui sono già state fissate alcune giornate di interruzione dei servizi. Vediamo quali sono nel dettaglio e come comportarsi nel caso in cui anche noi fossimo vittima di un ritardo aereo o addirittura di una cancellazione del volo.

Gli scioperi previsti tra fine novembre e dicembre

L’ondata di proteste inizierà ben prima del mese di dicembre con gli scioperi nazionali del 24 novembre che vedranno coinvolti tutti i principali sindacati aeroportuali italiani. Il giorno 7 dicembre, invece, si fermeranno i lavoratori degli scali di Venezia e Treviso mentre il 17 ci sarà la protesta di carattere nazionale del personale Enav di Brindisi. E anche se al momento non sono stati annunciati scioperi da parte delle compagnie di volo low cost, non sono assolutamente da escludere fermate dell’ultim’ora.

Quando mi spetta il rimborso per il volo in ritardo?

Si prospetta dunque una situazione estremamente complicata per chi ha deciso di prendere l’aereo a dicembre per andare in vacanza o per chi deve volare per lavoro. Una situazione in cui non mancheranno voli in ritardo di molte ore o addirittura cancellati all’improvviso.

Che fare se il nostro volo non rispetta l’orario previsto per la partenza?

La prima cosa da conoscere sono i nostri diritti. La legge, infatti, garantisce un risarcimento per il volo in ritardo. Per capire di che tipo e di quale entità ci aiuteremo con le mini-guide di AirHelp, società attiva da molti anni nel campo della tutela dei diritti dei passeggeri aerei.

Innanzitutto, è importante precisare che solo i ritardi superiori alle 3 ore danno diritto a un rimborso e quelli non causati da circostanze eccezionali (limitazioni al traffico aereo, emergenze politiche e sanitarie, difficili situazioni meteo, problemi ai radar dell’aeroporto). La seconda cosa da sapere è che l’entità della compensazione economica è legata alla destinazione e alla lunghezza del volo. Per le tratte UE si va dai 250 euro di risarcimento per i voli lunghi fino a 1.500 km e si arriva a 600 per quelli più lunghi di 3.500 km che accumulano oltre 4 ore di ritardo.

Decisamente minori, invece, le tutele per i voli internazionali e per quelli USA, regolati dalla Convenzione di Montreal. Per quelli internazionali sono garantiti risarcimenti soltanto per i danni causati direttamente dal disservizio con il termine “danni” interpretato in maniera diversa a seconda del Paese di arrivo. Per quelli USA, invece, la decisione di rimborsare o meno i passeggeri spetta alla compagnia aerea.

Come chiedere il risarcimento per il volo?

Se il nostro caso rientra in quelli che danno diritto al rimborso per il ritardo aereo abbiamo 3 diverse strade percorribili per far partire la pratica di risarcimento. La prima è quella di presentare i documenti di prenotazione, la carta d’imbarco e le testimonianze fotografiche del ritardo (foto al tabellone partenze) allo sportello dell’operatore. Il tutto senza firmare documenti o accettare sconti o promozioni che potrebbero far venir meno i nostri diritti. La seconda strada è quella di fare tutto online, a patto che la compagnia aerea abbia un form dedicato sul proprio sito ufficiale. La terza alternativa, se non abbiamo tempo oppure non vogliamo affrontare lungaggini burocratiche, è quella di affidare la pratica a una delle società che si occupano di rimborsi e di far seguire l’iter ai loro esperti accreditati.

Quali sono gli altri diritti dei passeggeri?

I diritti dei viaggiatori aerei non si esauriscono con la compensazione pecuniaria per il ritardo. Se voli in Europa, ad esempio, e se il tuo volo ha più di 5 ore di ritardo, hai diritto a un rimborso totale o parziale del biglietto pagato e a un volo gratuito di ritorno verso l’aeroporto di partenza se necessario.

Alcune fattispecie, invece, danno diritto all’assistenza gratuita. I passeggeri hanno diritto all’assistenza, ovvero a cibo e bevande durante il ritardo, accesso alle comunicazioni, pernottamento in hotel se il nuovo volo parte il giorno dopo e spostamenti da e verso l’aeroporto, se il ritardo è maggiore di 2 ore per i voli più corti di 1.500 km e di 4 ore per i voli più lunghi di 3.500 km.

Attenzione anche alle tariffe dei voli alternativi eventualmente proposti dalla compagnia aerea. Se, ad esempio, il nuovo volo offerto ha una tariffa di classe superiore non dovrai assolutamente pagare la differenza. Se invece è inferiore ricordati che hai diritto a un rimborso tra il 30 e il 70 percento del biglietto già pagato.