Palp: “Regionali, no al bipolarismo Pd-destre. Noi fuori da questa logica”

Potere al Popolo: “Diciamo no alla cementificazione selvaggia in Toscana”
“Dopo le elezioni in Emilia Romagna l’orizzonte politico è fosco e pieno di nubi, con un dibattito che rischia di polarizzarsi anche qua in Toscana tra una destra (quella classica) che attrae consensi facendo leva sul senso di spaesamento e sulla paura pompata ad arte e un’altra destra (quella in doppiopetto di Giani e della dirigenza Pd) che di rimbalzo farà una campagna tutta incentrata sul pericolo destre (ex Lega)”. E’ questa la posizione espressa da Palp Lucca che, come movimento, si prepara alla corsa alle regionali.
“Questo orizzonte – si spiega – non ci piace perché entrambe queste forze in apparenza alternative sono addentellate ai cementificatori, a Eni, al sottobosco di padroncini che specula sugli appalti pubblici, forze che sembrano essere entrambe d’accordo sull’assurda ipotesi di un Cpr in Toscana”.
“Di fronte a questo inverno bipolare che si prospetta – va avanti Palp Lucca – abbiamo deciso di sperimentare la partecipazione ad una lista ampia, che possa dare una rappresentanza istituzionale alle lotte in Toscana: lotte per sanità e trasporto realmente pubblici, in cui si torni ad assumere un numero congruo di dipendenti, e in cui utenti e lavoratori possano controllare che non un euro venga sprecato; lotte per un vero diritto alla casa e per contrastare i piani di cementificazione e di devastazione del territorio che già si prospettano, a partire dal nuovo aeroporto della Piana“.
“In questa prospettiva facciamo un appello a tutti, dal Pci agli elettori M5S, rivolgendoci a tutti coloro che con spirito critico militano nei Verdi – scrive Palp Lucca -, nei comitati, collettivi e associazioni, a chi scende in piazza “contro l’odio” e non sopporta i decreti sicurezza o l’eventualità di un Cpr in regione, a quei delusi dal Pd che sono sinceramente di sinistra e contro l’austerità: l’invito è a partecipare alla costruzione di una lista con Pap/Toscana a Sinistra”.
“Sono una scelta ed un percorso non facili per chi, come noi – aggiunge – è libero da fini elettoralistici e vuole continuare, nella pratica, la lotta a fianco degli ultimi ma al tempo stesso vuole evitare l’arroccamento o la semplice testimonianza. Per questo ci rivolgiamo a tutte le forze e alle persone che vogliono costruire uno spazio politico realmente alternativo, che tuteli chi in questo territorio ci vive e lavora. La platea dei disillusi o addirittura di chi ha visto traditi i propri ideali, che si tratti di associazioni, organizzazioni o semplici cittadini è estremamente ampia, come lo è l’astensionismo di molte donne e uomini che ormai hanno perso persino la fiducia. Le condizioni per portare in Consiglio Regionale la voce degli oppressi ci sono, non è tempo di disperdersi, ma di opporre al liberismo dei pochi una Toscana basata sull’interesse dei molti”.