Coronavirus, Perini e il gruppo Celli sospendono l’attività. Accordo per uno stop di 7 giorni
Accolta la richiesta di lavoratori, Fim Cisl e Fiom Cgil. E il commercio in ginocchio chiede aiuti
La Fabio Perini spa del gruppo Körber Tissue, un vero colosso economico della Lucchesia, sospende l’attività fino al prossimo lunedì (23 marzo) per contrastare la diffusione del coronavirus. Una iniziativa a stretto giro seguita anche dal gruppo Celli: la Celli Paper di Capannori e Celli Non Wovens di Porcari.
Nonostante capillarissimi controlli già attivati, è stata accolta la richiesta di lavoratori e Fim Cisl e Fiom Cgil di sospendere l’attività per sette giorni. La Perini è stata la prima azienda dove si arriva a questa decisione, ma a stretto giro ha assunto la stessa misura anche il gruppo Celli.
Soddisfatti i sindacati:
Nonostante aver tempestivamente messo in atto procedure di distribuzione dei dispositivi di protezione individuali necessari alla prevenzione emergenza Covid 19 ed aver attivato procedure organizzative atte a diminuire la promiscuità in azienda quali il lavoro agile e non ultima la attuazione dei turni per la parte produttiva, ha ritenuto comunque utile interrompere le attività in questo comparto per una settimana a partire da domani 17 marzoe fino al prossimo 23 marzo compreso.
Nella giornata di lunedì prossimo (23 marzo) le rappresentanze sindacali si incontreranno al fine di verificare ulteriori fermate.
“Abbiamo preso questa decisione – commenta Oswaldo Cruz Junior, Ceo Körber Tissue -, con grande senso di responsabilità e in accordo con tutte le parti sociali coinvolte, per tutelare la salute e la serenità dei nostri dipendenti e delle loro famiglie, così come dei nostri clienti, partner e fornitori“.
“Puntiamo comunque – ha aggiunto – ad evitare la discontinuità operativa e a fornire il miglior servizio possibile, forti di un’importante infrastruttura per la connettività in remoto, sulla nostra presenza globale e sul know-how di tutti i nostri team nel mondo. Valutiamo la situazione quotidianamente e con grande attenzione, pronti a ripartire ancora con più grande impegno”.
La continuità aziendale sarà in parte garantita dai dipendenti che potranno lavorare in modalità smart working, dal rafforzamento del team di supporto tecnico in remoto e dal Tissue Performance Center che, raccoglie e analizza i dati di produzione dei clienti per restituire informazioni sullo stato delle macchine e suggerire migliorie per massimizzare l’efficienza produttiva.
In questa settimana di chiusura saranno implementati tutti i processi già intrapresi nelle scorse settimane per garantire la migliore prevenzione possibile quali rigorose misure di igienizzazione e sanificazione in tutti i siti, nonché migliorie per la tutela della sicurezza dei dipendenti.
“Sicuramente una decisione difficile – confermano le sigle – ma che dimostra come l’azienda abbia ascoltato la Rsu così da permettere una sanificazione ulteriore e più approfondita degli ambienti lavorativi e di tutti i comparti dello stabilimento, nonché di mettere in atto tutte le prescrizioni governative previste. Questa è una ulteriore dimostrazione che la Salute dei dipendenti sia prioritaria rispetto a tutto il resto”.
“La Rsu e le segreterie provinciali auspicano che anche le altre aziende del comparto, nonché tutte le aziende della provincia seguano l’ esempio della Fabio Perini, arrivando anche alla fermata totale delle attività, al fine di sanificare gli ambienti e mettere nelle condizioni di massima sicurezza i loro dipendenti”, concludono le sigle.
Per l’economia locale già in sofferenza l’emergenza coronavirus avrà un costo altissimo e purtroppo le previsioni non sono delle migliori. Piegato il commercio che ormai da giorni chiede in tutta la provincia aiuti da parte delle amministrazioni locali, che si stanno attivando per sospendere o rinviare Tari e Cosap.