Girone D, l’Argentina di Messi a caccia del riscatto

21 giugno 2018 | 12:45
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Girone D, l’Argentina di Messi a caccia del riscatto

Tra grandi soprese e tanto spettacolo, la prima settimana del Mondiale di Russia è già arrivata al termine. Una competizione iniziata nel segno del grande equilibrio, tutte le squadre sono preparate e nessuna partita è scontata. Tutte le big hanno deluso nel corso della prima giornata: tra queste c’è anche l’Argentina.

Il Girone D è iniziato proprio con il pareggio tra la squadra di Jorge Sampaoli e l’Islanda. Un risultato storico per gli islandesi, ma non si può più considerare una sorpresa: negli Europei del 2016, infatti, l’Islanda si è qualificata agli ottavi di finale come seconda del girone E, per poi eliminare l’Inghilterra. Il cammino da sogno è stato poi interrotto ai quarti di finale con i padroni di casa della Francia. L’Islanda è entrata nel cuore di tutti i tifosi, grazie anche all’ormai famoso gyser sound. Una squadra compatta, che ha bloccato l’Argentina sull’1-1. Una partita iniziata in discesa per la Selección: al 19’ del primo tempo Aguero, con un gran gol, ha portato in vantaggio l’albiceleste. Ma la gioia è durata poco: passano appena 4 minuti e Finnbogason punisce la disattenta difesa argentina per la rete del pareggio. Nel secondo tempo la squadra di Sampaoli domina: sono 16 i tiri dell’Argentina, zero per l’Islanda. La grande occasione per la Selección è nei piedi del fenomeno con il numero 10, il giocatore più atteso: Lionel Messi. Al 64’ della ripresa la pulce si presenta sul dischetto, ma incredibilmente Halldorsson para il calcio di rigore. Il portiere islandese diventa subito un eroe nazionale. Il muro della squadra di Heimir Hallgrímsson regge: l’Islanda, trascinata da un popolo intero (il 99.6% della popolazione, infatti, era davanti la tv) prosegue il sogno verso il Mondiale. Delude l’Argentina e il suo uomo rappresentativo Lionel Messi. L’impressione è sempre la stessa: l’Argentina ha un attacco fenomenale, ma il centrocampo e la difesa lasciano a desiderare. L’albiceleste deve ancora trovare la giusta quadra, al momento non è una squadra. Giusto criticare Messi per la brutta partita, ma l’Argentina dipende troppo dal suo fenomeno: non dimentichiamo, infatti, che la pulce ha trascinato da solo una squadra spaesata verso i Mondiali. Un girone di qualificazione disastroso, che fino all’ultima giornata ha fatto vivere un incubo a tutta l’Argentina. Ma nel momento peggiore, ci ha pensato Messi: nella gara decisiva da dentro-fuori contro l’Ecuador dello scorso 11 ottobre, Messi ha trascinato un’intera nazione in Russia con una tripletta per la vittoria del 3-1, rimontando una situazione di svantaggio. Negli ultimi dieci gol in gare ufficiali, 6 sono stati firmati da Messi. Gli altri sono di Aguero (contro l’Islanda), Pratto, Di Maria e un autogol. Senza Messi l’Argentina è addirittura crollata 6-1 nell’amichevole del 27 marzo con la Spagna. Inutile negarlo: se l’Argentina vuol vincere il Mondiale, Messi dovrà giganteggiare e riscrivere la storia. La prossima partita sarà già decisiva: dall’altra parte ci sarà la Croazia. La squadra di Zlatko Dalić è ricca di talento ed ha un centrocampo che fa invidia a tutte le nazionali: Modric, Rakitic, Kovacic, Badelj e Brozovic. La stella dei croati è il numero 10 Luka Modric, uno dei centrocampisti più forti del Mondo e dotato di classe infinita. Non ci sarà Nikola Kalinic: dopo il rifiuto di entrare con la Nigeria, il ct Zlatko Dalić ha cacciato, per motivi disciplinari, l’attaccante del Milan. Una generazione d’oro che non ha ancora spiccato il volo, adesso serve il salto di qualità: il Mondiale della Croazia è iniziato nel migliore dei modi, con una vittoria per 2-0 con la Nigeria. Alla squadra africana adesso servirà un miracolo per passare il turno: la Nigeria, ricordiamo, che ha partecipato a 5 edizioni della coppa del Mondo, raggiungendo gli ottavi di finale nel 1994, 1998 e 2014. Moses e compagni adesso non dovranno fallire l’appuntamento con l’Islanda. Un girone ancora tutto aperto: la Croazia parte avanti, l’Argentina vuole reagire, l’Islanda non vuole svegliarsi dal sogno e la Nigeria cerca l’impresa. Il girone D è ancora tutto da vivere: la seconda partita ci dirà di più sul destino delle nazionali.

Le rose
ARGENTINA
PORTIERI: Armani (River Plate), Caballero (Chelsea), Guzmán (Tigres).
DIFENSORI: Ansaldi (Torino), Mercado (Siviglia), Otamendi (Manchester City), Fazio (Roma), Rojo (Manchester United), Acuña (Sporting Lisbona), Tagliafico (Ajax).
CENTROCAMPISTI: Mascherano (Hebei China Fortune), Pavón (Boca Juniors), Meza (Independiente), Di Maria (Psg), Lo Celso (Psg), Pérez (River Plate), Banega (Siviglia), Biglia (Milan), Salvio (Benfica).
ATTACCANTI: Dybala (Juventus), Higuaín (Juventus), Messi (Barcellona), Agüero (Manchester City).

ISLANDA
PORTIERI: Halldorsson (Randers), Runarsson (Nordsjaelland), chram (Roskilde).
DIFENSORI: Arnason (Aberdeen), A. Skulason (Lokeren), Saevarsson (Valur), Ingason (Rostov), Magnusson (Bristol City), Eyjolfsson (Levski Sofia), R. Sigurdsson (Rostov).
CENTROCAMPISTI: J. Gudmundsson (Burnley), Bjarnason (Aston Villa), Traustason (Malmö), Hallfredsson (Udinese), G. Sigurdsson (Everton), O. Skulason (Karabükspor), Gislason (Sandhausen), Fridjonsson (Valerenga), Gunnarsson (Cardiff).
ATTACCANTI: Finnbogason (Augsburg), Sigurdarson (Rostov), Bodvarsson (Reading), A. Gudmundsson (Psv).

CROAZIA
PORTIERI: Subasic (Monaco), L. Kalinic (Gent), Livakovic (Dinamo Zagabria).
DIFENSORI: Corluka (Lokomotiv Mosca), Vida (Besiktas), Strinic (Milan), Lovren (Liverpool), Vrsaljko (Atletico Madrid), Pivaric (Dinamo Kiev), Jedvaj (Bayer Leverkusen), Caleta-Car (Salisburgo).
CENTROCAMPISTI: Modric (Real Madrid), Rakitic (Barcellona), Kovacic (Real Madrid), Badelj (Fiorentina), Brozovic (Inter), Bradaric (Rijeka).
ATTACCANTI: Mandzukic (Juventus), Perisic (Inter), N. Kalinic (Milan) – prima convocato e poi escluso, Kramaric (Hoffenheim), Pjaca (Juventus), Rebic (Eintracht Francoforte).

NIGERIA
PORTIERI: Uzoho (Deportivo La Coruña), Ezenwa (Enyimba), Akpeyi (Chippa United).
DIFENSORI: Shehu (Bursaspor), Ebuehi (Ado), Echiejile (Cercle Bruges), Idowu (Amkar Perm), Awaziem (Nantes), Troost-Ekong (Bursaspor), Balogun (Brighton), Omeruo (Kasimpasa).
CENTROCAMPISTI: Obi Mikel (Tianjin Teda), Onazi (Trabzonspor), Ndidi (Leicester), Etebo (Las Palmas), Ogu (Hapoel Be’er Sheva), Obi (Torino).
ATTACCANTI: Musa (Cska Mosca), Iheanacho (Leicester), Moses (Chelsea), Ighalo (Changchun Yatai), Iwobi (Arsenal), Simy (Crotone).

Risultati della prima giornata: Argentina – Islanda 1-1 (19’ pt Aguero, 23’ pt Finnbogason); Croazia – Nigeria 2-0 (32’ pt aut. Etebo, 26’ st Modric)

Classifica: Croazia 3, Argentina 1, Islanda 1, Nigeria 1

Calendario
Argentina – Croazia 21 giugno alle 20
Nigeria – Islanda 22 giugno alle 17
Nigeria – Argentina il 26 giugno alle 20
Islanda – Croazia il 26 giugno alle 20