I 90 anni della banda della Guardia di Finanza sul palco del Pucciniano

Doppia anteprima domani (14 luglio) per il 62esimo festival Puccini. Alle 18 alla presenza dell’ambasciatore del Marocco in Italia, Hassan Abouyoub e del ministro plenipotenziario Andrè Azoulay si terrà l’inaugurazione della mostra Mogador di Vito Tongiani e Veronica Gaido. L’evento clou è alle 21,15, alla presenza del comandante generale di corpo d’armata della Guardia di Finanza Giorgio Toschi e di numerose autorità con lo straordinario concerto della banda della Guardia di Finanza che celebra nel teatro di Puccini il 90esimo anniversario della nascita.
Un evento straordinario, voluto dal sindaco Giorgio Del Ghingaro, e dal comandante provinciale della Guardia di Finanza di Lucca, colonnello Gianluca Filippi e dalla Fondazione Festival Pucciniano quale anteprima della 62esima edizione del festival. Un concerto che oltre ad omaggiare il ricordo della nota vicinanza al Corpo dell’illustre compositore Giacomo Puccini, nominato non a caso appuntato ad honorem della Guardia di Finanza, ripercorre musiche tratte dall’ampio repertorio a disposizione della formidabile formazione bandistica militare diretta dal tenente colonnello Leonardo Laserra Ingrosso.
Un gradito ritorno per rinsaldare i legami con la popolazione e il territorio e un’esibizione che si prefigge di festeggiare anche i 90 anni dalla costituzione della banda musicale: era infatti il 1926 quando venne deciso di riunire in un’unica compagine strumentale le diverse fanfare che fin dal 1883 erano state istituite presso alcuni reparti del corpo. Attualmente è un complesso artistico stabile composto da un maestro direttore, un maestro vicedirettore e 102 esecutori provenienti dai diversi conservatori italiani e incorporati, attraverso una accurata selezione, tramite concorso nazionale.
Durante la sua lunga ed intensa attività concertistica, il complesso bandistico si è esibito nelle più prestigiose istituzioni musicali italiane tra le quali l’Accademia nazionale di Santa Cecilia di Roma, la Scala di Milano, il San Carlo di Napoli, il teatro dell’Opera di Roma, il Massimo ed il Politeama di Palermo, la Fenice di Venezia, il Bellini di Catania, il Flavio Vespasiano di Rieti ed il Petruzzelli di Bari.
Numerosi e apprezzati sono stati i concerti nella basilica di Massenzio a Roma e reiterate le collaborazioni con alcune delle più affermate orchestre sinfoniche italiane e internazionali, quali la Rai di Roma, il Maggio Musicale Fiorentino e il Festival dei Due Mondi di Spoleto. L’intero reparto si è recato ripetutamente all’estero dove ha effettuato fortunate tournée in Germania, Lussemburgo, Svizzera, Belgio, Francia, Stati Uniti ed Emirati Arabi Uniti. In particolare nel 2002 a New York, in occasione delle celebrazioni per il Columbus Day, ove ha tenuto un coinvolgente ed emozionante concerto a Ground Zero, luogo simbolo della coscienza nazionale americana dopo i tragici fatti dell’11 settembre 2001.
Le doti di fusione, la qualità del suono e la sensibilità interpretativa rendono il complesso bandistico uno dei più prestigiosi a livello internazionale e gli assicurano il costante successo di pubblico e di critica. Il suo vasto repertorio, comprendente brani originali e trascrizioni, consente di spaziare dalla musica classica a quella contemporanea e può essere considerato tra i più significativi e completi. Prestigiosi e professionali i maestri direttori succedutisi nel tempo, tra i quali si ricordano Giuseppe Manente, Antonio D’Elia, Olivio Di Domenico, Fulvio Creux e Gino Bergamini. Dal 16 aprile del 2002 il Direttore della Banda Musicale è il tenente colonnello Leonardo Laserra Ingrosso.
La mostra
Alle 18 si tiene l’inaugurazione della bella e originale mostra di due straordinari artisti apuani, il pittore e scultore Vito Tongiani – autore, tra l’altro, del bel monumento raffigurante il maestro Puccini collocato di fronte alla casa natale di Lucca – e la fotografa Veronica Gaido che raccontano la vita cittadina e il porto di Essaouira, piccola città marocchina sull’Atlantico, anticamente chiamata Mogador, che in arabo significa ben custodita. Oggi, Essaouira, l’antica Mogador, conosciuta anche come perla dell’Atlantico è un vivace centro culturale, noto in tutto il Marocco per i suoi festival e la sua tradizione multiculturale e proprio questa sua speciale atmosfera ha nel tempo suggestionato artisti di tutto il mondo, che qui hanno trovato soggiorno o fonte di ispirazione (Orson Welles vi girò nel 1952 alcune sequenze del suo Otello). Veronica Gaido e Vito Tongiani hanno voluto imprimere nelle loro opere il fascino e il senso di meraviglia, che traspira da una realtà così suggestiva come il porto di Mogador. Questa mostra, come scrive Adolfo Lippi, ha un filo che lega tre personalità, Puccini, Tongiani, la Gaido: Giacomo Puccini era un artista fortemente interessato a ciò che accadeva nel mondo dello spettacolo e dell’arte. Leggeva poco, non era un letterato, ma andava spessissimo a teatro, musicale o non. Viveva anche in mezzo ad una colonia di pittori (Pagni, Nomellini, i Tommasi, Viani) e ben sapeva come l’Ottocento fosse stato parigino sicché con la Boheme aveva ben investigato il clima della petit deboche dei quartieri artistici della Parigi dell’assenzio, delle sartine, delle cocottes, dei flaneurs, dei passages dove s’erano accalcati Baudelaire e Degas, Manet e Zolà e prima di essi Delacroix e Ingres.Vito Tongiani fa diventare folgorante, sensuoso, preziosissimo al sole mediterraneo un Marocco domestico, grazie a lui dirompente, per via di un sapiente amalgama cromatico che sa accostare le dissonanze, e crea empatia per occhi ormai ubriachi di schermi. In Veronica Gaido è fotografato lo spleen. Così si ritorna a Baudelaire, così si ritorna a Giacomo Puccini ed allo spirito di Bohème. Un filo che è è stato pazientemente tessuto da Claudio Giannini e dalla sua Caleidoscopio arte. Non era facile accostare tali complesse ispirazioni. Però il risultato è venuto e credo e dico che la mostra è davvero un felice connubio costato ore ed ore di intenso lavoro.
La mostra, allestita nel foyer del teatro Giacomo Puccini sarà visitabile fino al 30 agosto. Presenti all’inaugurazione l’ambasciatore del Marocco in Italia Hassan Abouyoub e il ministro Andrè Azoulay, consigliere del re del Marocco.