Gambini continua a crescere: innovazione nel tissue da 150 anni

Un evento dedicato ai principali fornitori dell’azienda Gambini Spa ha chiuso un It’s Tissue di grande successo per l’azienda lucchese che opera dal 1870, quando Giovanni Gambini, bisnonno dell’attuale presidente, la fondò.
“Alla soglia dei 150 anni, non abbiamo smesso di crescere – spiega Gianni Gambini, pronipote di quel Giovanni che avviò l’impresa oggi leader nel settore dei macchinari per la trasformazione della carta tissue -. Come linea familiare di impresa, consideriamo infatti l’innovazione il vero strumento di continuità che permette di esserci anche nel futuro, nonché la chiave di successo per noi e per i nostri fornitori e partner. Innovazione significa anche strumenti finanziari nuovi e migliori che, esattamente come tutto il processo produttivo, interessano noi tanto quanto tutta la rete di aziende a noi collegata dalla linea di produzione. In questo senso, l’organizzazione della produzione è una delle principali chiavi del successo di un’azienda, insieme all’approfondita conoscenza delle esigenze dei clienti, e lo è ancora di più in un mercato in rapidissima e continua evoluzione”.
Per questo Gambini Spa, questa mattina (2 luglio), ha voluto offrire ai direttori generali e ai responsabili finanziari dei propri fornitori, un vantaggio che Gambini Spa si è guadagnata grazie alla propria capacità di innovare, amministrare, crescere. È proprio grazie alla crescita registrata in modo incrementale negli ultimi anni che l’azienda ha raggiunto un merito creditizio tale da poter sviluppare con Banca Ifis, istituto specializzato nel finanziamento alle imprese, un rapporto di collaborazione grazie al quale oggi offre i vantaggi di tale posizione anche ai propri fornitori. Vantaggi tra i quali la certezza di disporre di una linea di credito adeguata in relazione al proprio fabbisogno finanziario, che viene aumentata al crescere degli ordini ricevuti, la disponibilità di uno strumento specialistico per la gestione dei crediti commerciali e la velocità di risposta.
“I nostri fornitori sono partner – spiega la responsabile della gestione amministrativa e finanziaria dell’azienda, Nicoletta Menchelli -. Ce lo hanno dimostrato lavorando con noi in tutti questi anni, nonostante le avversità del mercato, e oggi godono dei risultati del lavoro fatto insieme e di una gestione ottimale basata in primo luogo sull’innovazione dei processi produttivi. Per questo oggi possiamo e vogliamo dare loro la possibilità di accedere a uno strumento finanziario economicamente vantaggioso: ottenere credito avvalendosi del rating di Gambini Spa”.
È infatti grazie alla gestione attuata dal management, che comprende un rapporto virtuoso costruito con i fornitori, che Gambini Spa ha registrato questi dati: da 34 milioni di fatturato nel 2015 a 42 milioni nel 2017, con una prospettiva di 46 milioni nel 2018; da 116 dipendenti nel 2015 ai 150 attuali. “Vogliamo ringraziarli – aggiunge Menchelli – per aver sempre creduto nella nostra azienda, anche in momenti diversi da quello attuale, così come noi abbiamo creduto in loro. L’idea di condividere un vantaggio di tipo finanziario è quella che, così, possiamo continuare a crescere insieme”.
“La crescita dell’azienda è dovuta ad aver puntato su innovazione, alta qualità delle macchine e organizzazione del processo produttivo – spiega Valeriano Bilardi, responsabile acquisti di Gambini Spa -. Oltre all’alto valore delle componentistiche necessarie, realizzate da un indotto locale che spazia a 360 gradi, dal software all’hardware. L’azienda è entrata in una strada obbligata fatta di sinergia, efficienza e affidabilità, aumentando la qualità di prodotti e di sistemi produttivi, così come richiesto dai clienti. Quello che noi siamo tenuti a fare è anche quello che chiediamo alla nostra catena di fornitura. Chiediamo, ma offriamo anche: offriamo gli stessi vantaggi di cui possiamo godere, coltivando così una collaborazione a 360 gradi. Per esempio, per quanto riguarda gli acquisti, stiamo cercando di garantire al nostro parco fornitori una visibilità più ampia possibile del lavoro futuro, con una prospettiva di 6 mesi, per metterli in grado di organizzarsi al meglio portando un vantaggio per sé e per noi”.
“Con il tempo, la tipologia dei nostri clienti è cambiata – aggiunge Menchelli -. Manteniamo e fidelizziamo il cliente storico, ma oggi abbiamo nel portafoglio ordini grandi buyers che prima erano clienti esclusivi dei grandi produttori e che oggi scelgono noi per la nostra organizzazione interna, qualità e innovazione. La clientela è esigente ma garantisce volumi di lavoro e soprattutto il rispetto degli accordi, cosa che, così, possiamo fare nei confronti dei nostri fornitori, nel momento in cui a loro volta ci forniscono il prodotto con la qualità richiesta”.
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