Via al mondiale, il Brasile vince in rimonta e ringrazia (già) l’arbitro

Brasile – Croazia 3-1
BRASILE (4-2-3-1): Julio Cesar, Dani Alves, Thiago Silva, Luiz Gustavo, Marcelo, Gustavo, Paulinho (18’st Hernanes), Hulk (23’st Bernard), Oscar, Neymar (43’st Ramires), Fred. All.: Scolari
CROAZIA (4-2-3-1): Pletikosa, Srna, Corkula, Lovren, Vrsaljko, Modric, Rakitic, Perisic, Kovavic (15’st Brozovic), Olic, Jelavic (32’st Rebic). All.: Kovac
ARBITRO: Nishimura (Giappone)
RETI: 11’pt aut. Marcelo, 29’pt e 25’st rig. Neymar, 45’st Oscar
NOTE: Ammonito Neymar, Corluka, Lovren, Luiz Gustavo
Vince il Brasile l’esordio mondiale. E sarebbe stato strano se così non fosse stato. In una partita che rinnova la tradizione di qualche favore di troppo alla squadra del paese organizzatore. Che ringrazia il giapponese Nishimura, che regala un calcio di rigore e fischia spesso a senso unico a favore dei padroni di casa.
Che cosa resta di questo match? Di certo non lo spettacolo. Il calcio bailado dei verdeoro è morto, d’altronde, alla fine degli anni Ottanta e questa nazionale di Scolari non è altro che un altro che un’altra interpretazione di uno schema tattico che privilegia l’equilibrio alla fantasia. Resta però un Neymar che forse meritava pure il rosso nella prima metà di gara, ma che si presenta già come grande protagonista del mondiale di casa. Più per il grande sinistro del pareggio che per un calcio di rigore che, oltre che inesistente, ha visto pure una pantomima di rincorsa che lo ha trasformato in una delle conclusioni più ridicole della storia. E ancora una Croazia muscolare che non ha mollato mai, confermando che l’attitudine a difendere il risultato, specie in una partita di questa valenza, non paga mai.
Ma questo era solo l’inizio, di un mondiale lungo un mese che, comunque vada, sarà tutto da vedere. Da domani inizia l’abbuffata.