San Julio Cesar salva il Brasile ai rigori. Il Cile prende una traversa al 120′

Brasile – Cile 4-3 dopo i calci di rigore
BRASILE (4-2-3-1): Julio Cesar, Daniel Alves, Thiago Silva, David Luiz, Marcelo, Fernandinho (27′ st
Ramires), Luiz Gustavo, Oscar (1′ sts Willian), Neymar, Hulk, Fred (19′ st Jo ). All.: Scolari
CILE (3-4-1-2): Bravo, Medel (3′ sts Rojas), Silva, Jara, Isla, Diaz, Aranguiz, Mena, Vidal (42′
st Pinilla), Sanchez, Vargas (12′ st Gutierrez). All.: Sampaoli
ARBITRO: Webb (Inghilterra)
RETI: 18’pt aut. Jara, 32′ pt Sanchez
SEQUENZA RIGORI: David Luiz (gol), Pinilla (parato), Willian (fuori), Sanchez (parato), Marcelo (gol), Aranguiz (gol), Hulk (parato), Diaz (gol), Neymar (gol), Jara (palo)
NOTE: Ammoniti Mena al 17’pt, Silva al 40’pt, Hulk al 10’st, Luiz Gustavo al 15’st, Jo al 3’pts, Pinilla al 12’pts, Daniel Alves al 16’pts

Chiamatelo san Julio Cesar. E’ lui il protagonista assoluto degli ottavi di finale contro un Cile che nei 120 minuti non solo merita di passare il turno ma sfiora più volte il colpaccio, addirittura cogliendo con Pinilla all’ultimo minuto di recupero una clamorosa traversa. Dopo l’autorete di Jara che sembrerebbe spalancare la partita verso la vittoria verdeoro il Cile reagisce e pareggia con Alexis Sanchez. E il pareggio frastorna i brasiliani che reagiscono poco e male e rischiano più del dovuto. E’ soprattutto una conclusione di Aranguiz a botta sicura che fra gridare alla parata miracolosa di Julio Cesar. Poi la traversa finale e l’incubo rigore. Cile inizia malissimo con gli errori di Pinilla e Sanchez, ma sbagliano anche Willian e Hulk. Si arriva all’ultimo calcio di rigore: Neymar non fallisce, Jara (non è la sua serata) coglie il palo. E il Brasile si salva. Attendendo Colombia o Uruguay.