Costarica avanti di rigore, la Grecia spreca l’occasione della vita in superiorità numerica

Costarica – Grecia 6-4 dopo i rigori
COSTARICA (5-4-1): Navas, Gamboa (31′ st Acosta), Duarte, Gonzalez, Umana, Diaz, Ruiz, Borges, Tejeda (21′ st Cubero), Bolanos (37′ st Brenes), Campbell. All.: Pinto
GRECIA (4-5-1): Karnezis, Torosidis, Manolas, Papastathopoulos, Holevas, Salpingidis (24′ st Gekas), Maniatis (32′ st Katsouranis), Samaris (13′ st Mitroglou), Karagounis, Christodoulopoulos, Samaras. All.: Fernando Santos
ARBITRO: Williams (Australia)
RETI: 7′ st Ruiz, 46′ st Papastathopoulos
SEQUENZA RIGORI: Borges gol, Mitroglou gol, Ruiz gol, Christodopoulos gol, Gonzalez gol, Holebas gol, Campbell gol, Gekas parato, Umana gol
NOTE: Ammoniti Samaris al 36’pt, Tejeda al 3’st, Manolas al 27’st, Granados al 12’st, Ruiz al 25’st, Navas al 45’st. Espulso Duarte per doppia ammonizione al 21′ del st
La Costarica ai quarti di finale. Dopo una battaglia contro la Grecia, una formazione che ha dimostrato di non morire mai. Non uno spettacolo, come partita, ma sicuramente tante emozioni. Primo tempo con una sola occasione da gol per la Grecia parata da Navas, il migliore in campo. Nella ripresa il capitano Ruiz, nei mondiali dei numeri 10, realizza con un colpo da biliardo il gol dell’1-0. Sembra fatta anche perché Torosidis compie un fallo di mano in area evidente sull’azione successiva. Ma l’arbitro non vede e la Grecia nel recupero con Papastathopoulos impatta. Nel frattempo la Costarica è in dieci uomini per l’espulsione di Duarte e lo resterà in tutti i supplementari. Si va ai rigori. La Grecia sbaglia il “peggiore”, il penultimo, con Gekas (para Navas) e Umana porta i suoi nella storia. Ora c’è l’Olanda. Per proseguire la corsa servirebbe davvero, adesso, un miracolo.