Pugilato, Rimanti vince il “Città di Carrara”. Un richiamo impedisce il successo a Marvin Demollari

Serata di finali a Carrara sabato (12 luglio) in palio il decimo Trofeo Città di Carrara per tutte le categorie di peso e la Pugilistica Lucchese aveva due suoi pugili in finale: Filippo Rimanti e Marvin Demollari. Filippo Rimanti ha vinto ai punti conquistando il trofeo nella categoria dei 75 kg senior (con oltre dieci incontri nel record) ma soprattutto convincendo e superando in tattica e tecnica un pugile considerato nell’ambiente molto difficile: Faik Thashnjari della Pugilistica Colligiana (Colle Val d’Elsa) imbattuto con dieci vittorie e due pareggi, pericoloso colpitore ed evitato da molti.
Rimanti aveva preparato l’incontro con Giulio Monselesan in palestra e il lavoro svolto è stato poi riportato sul ring sabato nella finale, seguito all’angolo dai tecnici Michele Mostarda e Luca Tognetti ha vinto nettamente le prime due riprese stoppando con il sinistro in diretto l’avversario e nella terza ha contenuto e amministrato il vantaggio. Il verdetto lo ha dichiarato vincitore ed il pugile lucchese finalmente al ventesimo incontro (8 vinti, 2 pari e 10 persi) dopo una lunga gavetta comincia a raccogliere i frutti di un duro lavoro. Rimanti, neo diplomato con ottimi risultati, ex giocatore di basket di buon livello sul piano fisico è atleta di notevoli capacità mentre aveva dei difetti tecnici, ma nelle ultime uscite i miglioramenti sono stati tangibili ed i risultati si sono visti.
Per la finale dei 60 kg elite di fronte Marvin Demollari per la Pugilistica Lucchese (25 vittorie, 1 pari e 14 sconfitte) e Manuel Mannelli (Ambra Libertas Poggio a Caiano 29 vittorie, 3 pareggi e 18 sconfitte): incontro duro e combattuto che lascia i segni su entrambi, Demollari che è più basso non ha che da togliere la distanza a Mannelli per lavorare da vicino, la prime due riprese viste in vantaggio per Demollari mentre la terza vede Mannelli più attivo con Demollari che deve prendere delle pause visto anche il ritmo tenuto nelle prime due fino a che l’arbitro sul ring a dieci secondi della fine del match non decide di penalizzare il pugile lucchese con un richiamo ufficiale che gli costa la terza ripresa persa di due punti ma soprattutto fa pendere decisamente verso Mannelli il verdetto finale visto l’equilibrio della contesa.
Verdetto che lascia un po’ di amaro in bocca a tutti e due pugili proprio per l’episodio finale, anche Mannelli ammete che avrebbe voluto la vittoria senza ombre. Nessun rancore comunque tra questi due ottimi pugili che hanno dato spettacolo senza fare un passo indietro e che sono anche amici condividendo una passione come il pugilato che gli richiede enormi sacrifici e privazioni, specie adesso che sono elite e gli incontri sono solo di alto livello: un esempio per tutti quegli sportivi strapagati ma che quando devono soffrire e mettersi in gioco preferiscono mantenere il loro status piuttosto che rischiare.