
Una vita, seppure giovanissima, piena di sacrifici quella del pallavolista di Monsagrati Gabriele Nelli, classe ’93, per arrivare a raggiungere il sogno di giocare in A1. E ora, a soli 21 anni, è stato convocato nella rosa della prima squadra del Trentino Volley, formazione con cui gioca da 5 anni e con la quale ha disputato anche la Champions League. La passione per questo sport nasce intorno ai 9 anni a Camaiore, dettata più che altro dal divertimento, come è giusto a quell’età. “Non ho mai giocato a calcio come gli altri miei compagni – spiega Gabriele -, ho provato un po’ il basket ma poi mi sono reso conto che il mio vero amore era la pallavolo. Poi, partecipando ai tornei, alcuni allenatori mi hanno notato, hanno visto che avevo le caratteristiche fisiche giuste e mi hanno incoraggiato ad andare avanti”. Ed è così che a 15 anni Gabriele va via di casa per raggiungere Trento, ingaggiato dalla Trentino Volley, formazione con la quale disputa campionati di serie B1 e B2 col settore giovanile.
“Sono ormai 5 anni che vivo a Trento, è la mia casa, ma lasciare la famiglia ancora così giovane non è stato semplice – spiega l’atleta -. Questo è il primo sacrificio che ho dovuto fare per raggiungere il mio sogno, ma per chi vuole intraprendere questa strada i 14-15 anni sono il momento giusto per farsi avanti. Non è semplice stare lontani così tanto tempo dai genitori, dagli amici, dal proprio ambiente, tornando soltanto per Natale, Capodanno e Pasqua. Ma per diventare un giocatore professionista occorrono pazienza, dedizione e fatica: basti pensare al lungo lavoro in palestra oltre agli allenamenti e alle partite. Se uno ha le caratteristiche può raggiungere gli obiettivi, ma con tanto sudore. Le limitazioni sono molte anche adesso, la mia vita non è quella di un comune ventenne, ma il mio desiderio più grande è arrivare in alto e quindi, facendo un bilancio, sono più le gioie che i compromessi”. Soddisfatto dell’offerta appena ricevuta, Gabriele punta adesso a giocare titolare, forte di una solida esperienza maturata negli anni e della consapevolezza di aver trovato su campo il ruolo che più gli appartiene. “Prima facevo il palleggiatore, ma da due anni sono opposto – racconta -. E’ un bel ruolo, è più divertente e mi sono trovato meglio. Ho cambiato ad aprile e a giugno sono entrato subito in Juniores vincendo la medaglia d’oro all’europeo, mentre l’anno successivo, con una buona stagione a Trento e migliorando sulle caratteristiche di gioco, abbiamo ottenuto la medaglia di bronzo Juniores Under 21. Credo davvero di aver trovato quello che fa per me”. Ma le aspettative per il futuro sono ancora tante per il giovanissimo atleta. “Il sogno di una vita è ovviamente quello di entrare nella Nazionale Seniores e magari provare anche un’esperienza all’estero per vedere come è il mondo della pallavolo fuori dall’Italia”.