Virtus Lucca mostra i muscoli a Milano, fuori per un soffio dalla Serie A Oro

28 settembre 2014 | 15:11
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Virtus Lucca mostra i muscoli a Milano, fuori per un soffio dalla Serie A Oro
Virtus Lucca mostra i muscoli a Milano, fuori per un soffio dalla Serie A Oro
Virtus Lucca mostra i muscoli a Milano, fuori per un soffio dalla Serie A Oro
Virtus Lucca mostra i muscoli a Milano, fuori per un soffio dalla Serie A Oro
Virtus Lucca mostra i muscoli a Milano, fuori per un soffio dalla Serie A Oro
Virtus Lucca mostra i muscoli a Milano, fuori per un soffio dalla Serie A Oro

Due giorni con il cuore in gola, tutti vissuti d’un fiato in una Milano di fine settembre in mezzo a salti, lanci, velocità e mezzofondo. Soltanto le prime otto alla fine potranno gioire, e la Virtus Cassa Risparmio Lucca ci ha provato fino all’ultimo metro, fino a quella staffetta “del miglio” che da sempre decide i campionati. E anche stavolta è stato così, con la società del presidente Montinari che ha chiuso al nono posto, un risultato in parte previsto ma che gli atleti in biancoblù hanno cercato di sovvertire fino alla fine.

Quinta al termine della prima giornata di gare, la Virtus ha accarezzato fino all’ultimo la possibilità di agganciare quell’ottavo posto che avrebbe reso molto più semplice l’accesso alla finale “Oro”; sono molte però le cose positive da rimarcare, a cominciare dal successo a braccia alzate nei 3000 siepi di Hosea Kisorio, terzo anche nei 5000 e sempre più autoritario in pista, dal ritorno sul podio di Giacomo Puccini, vicino ai 70 metri e argento nel giavellotto, al terzo posto di un sorprendente Picchiottino nei 10 chilometri di marcia abbattendo il proprio personale, all’abnegazione di Marco Ribolzi (tre gare per lui, 110 ostacoli lungo e staffetta 4×400), alla rabbia agonistica di Alessandro Orsi, costretto a non correre la staffetta finale per un problema muscolare.
Non va dimenticato nemmeno l’apporto dei due allievi Pierotti e Mariottini, e la pattuglia di junior presentatasi all’Arena Civica con faccia tosta e grinta al cospetto dei migliori atleti italiani.
La Virtus, dunque, torna da Milano con prospettive interessanti, dimostra una volta di più di poter gareggiare alla pari con società dal blasone e dal budget superiore (per la cronaca lo scudetto è andato ai padroni di casa della Riccardi Milano, una specie di Juventus dell’atletica) e si rituffa nell’attività del proprio settore giovanile che ha dimostrato anche in questo weekend di essere ben gestita e preparata.

FOTO – La finale di serie A Oro