Basket C nazionale: Bama travolto nel finale dal Fucecchio. E’ il secondo ko di fila

Folgore Fucecchio – Bama Altopascio 70-57 (15-22; 36-29; 50-42; 70-57)
FUCECCHIO: Falchi 14, Bulleri, Stolfi 11, Cei 10, Tessitori 14, Strozzalupi 19, Caciolli 2, Galligani, Camiciottoli, Gazzarrini. All. Mazzucca
BAMA: Fiorindi 13, Del Carlo 4, Giannecchini 2, Petrucci 11, Benini 17, Ragli 4, Calderaro 4, Vincenzini, Rivi, Siena 2. All Tonfoni
ARBITRI: Biancalana e Chiarug
Un Bama ottimo per 8 minuti e opaco per il resto della gara cede sul campo di Fucecchio con un distacco, a dire il vero, assolutamente non veritiero. E’ bastato che Fucecchio passasse nel secondo quarto ad una zona appiccicosa, attaccata con abuso di palleggi fini a se stessi senza ribaltare lato e attaccare il canestro, che si é spenta la luce in casa rosablu. A ciò va aggiunta una difesa inspiegabile su Strozzalupi, passando dietro ai blocchi o concedendo spazio, troppo spazio, a quella che é farina del suo sacco: il piazzato da lontano. E’ proprio questo fattore , unito alle percentuali altropascesi nettamente deficitarie, che ha permesso ai padroni di casa di portarsi dal -10 (8-18) a +1 (22-21). Sono stati proprio 12 punti della guardia termale, lasciato libero di prendere la mira, a ridare entusiasmo ai suoi ed a consentire di chiudere sul +7 all’intervallo (36-29). Nella ripresa la Tonfoni Band prova a rientrare ma sbaglia troppo cercando passaggi cervellotici e rinunciando a comodi tiri per “veroniche” senza senso. E qui sono proprio i giovani che devono crescere entrando in campo per mangiare il parquet, magari forzando, senza paura di sbagliare né di esagerare. La formula, con conseguente linea verde altopascese, sembra fatta apposta per chi é giovane ma ha personalità, cosa apparsa latente nel match. Nonostante gli attacchi alla zona siano da inserire nelle “cose da evitare” nel manuale cestistico e nonostante le percentuali offensive da non vedenti il Bama rimane sempre in partita senza dare mai l’impressione di poter dare la spallata decisiva, visto un linguaggio del corpo, sia in campo che in panchina, che non lascia la minima speranza. Oltre tutto la dea bendata aiuta Cei dall’arco con una tripla che prende il ferro , si alza per 5 metri, batte sul tabellone ed entra per il 50-39. Risponde Fiorindi, buono ma poco lucido nel finale, per il 50-42 al terzo fischio. Ultima frazione ed i rosablu smettono di difendere al contrario su Strozzalupi (buono Calderaro su di lui) e gli altri esterni, in più non concedono facili triangoli offensivi per un esausto (meglio di lui Benini) Tessitori. Basta questo per rientrare a pieno titolo in partita. 59-54 a -3′ dal termine con palla in mano ad Altopascio ma c’é l’ennesima rinuncia ad una tripla comoda in favore i una penetrazione condita da scivolata (l’umidità e la condensa si tagliavano a fette) e susseguente tripla di Falchi. Game over, il fallo sistematico dilata il gap in modo esagerato.