
Lucchese-Grosseto2-1
LUCCHESE: Di Masi, Vittiglio, Calcagni, Calistri, Espeche, Mingazzini (24’st Degeri), Boilini (35’st Risaliti), Nolé, Raicevic, Lo Sicco, Ferretti (42’st Santeramo). A disp. Casapieri, Santeramo, Strizzolo, Chianese, Ferrante. All. Pagliuca.
GROSSETO: Berardi, Formiconi, Boron, Elez, Morero, Mariotti (40’st Gambino), Verna (10’st Lugo Martinez), Onescu, Pichlmann, Finazzi, Torromino (35’st Giovio). A disp. Pini, Albertini, Burzigotti, Varricchio. All. Silva.
ARBITRO: Rossi di Rovigo
RETI: 22’pt e 10’st Ferretti, 37’st Giovio
NOTE: Ammonito Morero, Boilini, Lo Sicco, Ferretti
Lucchese, stop alla striscia negativa. Tre punti che arrivano proprio in concomitanza con l’innesto dei due ultimi acquisti, quelli di Di Masi e Mingazzini, che hanno portato alla squadra rispettivamente sicurezze in difesa e ordine a centrocampo, anche se è ancora presto per esprimere un giudizio definitivo.
Pagliuca schiera da subito gli ultimi arrivi, poi preferisce Vittiglio in difesa e Raicevic davanti assieme a Ferretti. E’ Lo Sicco a giostrare dietro le punte, a completare il centrocampo con Boilni e Nolè. E che qualcosa sia cambiato lo si capisce presto. E’ una Lucchese di personalità, che comanda il gioco e che dimostra di essere presto maturata, con i due nuovi innesti, anche tatticamente. E dopo la traversa su punizione colta da Lo Sicco passa con un gran tiro dalla distanza di Ferretti. Ripresa con il solito copione e intorno alle 10’st Ferretti, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, realizza il gol del raddoppio. Partita chiusa? Manco a dirlo. Forse tardivamente il tecnico degli ospiti Silva provvede a qualche cambio. E’ un finale al cardiopalma, però, perché il Grosseto accorcia con Giovio, entrato da un minuto, su errore in chiusura di Vittiglio. Ma nonostante i sei minuti di recupero i rossoneri portano a termine l’appuntamento con i tre punti dopo una striscia di ko lunga cinque giornate. Bene così, anche dal punto di vista del morale in vista dell’appuntamento di venerdì sera, all’Arena Garibaldi contro il Pisa.