Galderisi si presenta: “Voglio entusiasmo e cattiveria”

18 novembre 2014 | 11:04
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Galderisi si presenta: “Voglio entusiasmo e cattiveria”

E’ Giovanni Galli a comunicare ufficialmente in sala stampa dello stadio il nuovo allenatore della Lucchese, Giuseppe Galderisi. Prende il posto dell’esonerato Guido Pagliuca: “Lo conosco da tanti anni – dice Galli – Ha allenato in grandi piazze difficili come gestione. Ritengo che sia l’uomo giusto al momento giusto e nel posto giusto. Mi sento in dovere di ringraziare con affetto Guido Pagliuca, perché credo che nonostante siamo stati insieme soltanto un mese eravamo riusciti ad avere un rapporto schietto e sincero. E’ stata per me una sconfitta, perché vedevo la possibilità di continuare a lavorare con lui. Ho pensato di dover dare un indirizzo diverso al nostro percorso: risalire la classifica e metterci in condizione di lavorare in maniera tranquilla”.
Ancora in bilico, invece, la posizione del direttore sportivo Bruno Russo e del vice Stefano Fracassi: “Ho parlato con entrambi – dice – e da loro mi aspetto delle risposte in tempi brevi. La mia intenzione è quella di snellire il più possibile la società e che ognuno abbia compiti ben precisi”.
Galderisi porta con sé il collaboratore Andrea Cavalletto: “Sono molto felice di essere a Lucca – dice – Entrerò nello spogliatoio in punta di piedi per creare l’entusiasmo giusto nel gruppo. Di certo, però, mi piacciono le squadre che giocano all’attacco, sono propositive, senza perdere di vista l’equilibrio complessivo”. Non è escluso che il nuovo mister richieda, alla riapertura del mercato.

Giacca scura e camicia chiara, “Nanu” ascolta per un buon quarto d’ora i concetti espressi da Galli per poi esporre la sua filosofia: “Il mio calcio? Deve essere propositivo, le mie formazioni devono andare in avanti, il che non significa perdere l’equilibrio – dice – e per quanto riguarda il modulo non è ancora il momento di parlarne, perché io non devo pretendere, ma adeguarmi alle caratteristiche dei calciatori che ho a disposizione, per fargli rendere al massimo. Comunque il mio schema preferito è il 4-2-3-1, se proprio lo volete sapere”.
Prima di lui, come detto, era intervenuto Giovanni Galli: “La decisione di sollevare dall’incarico Guido Pagliuca? Me ne assumo tutta la responsabilità – spiega – e vi assicuro che è stata davvero molto sofferta. Guido è un ottimo professionista che, forse, ha pagato il grande coinvolgimento emotivo che mette in tutte le situazioni. Smantellare la struttura che c’era in serie D? Noi non spazziamo via nulla e ci teniamo quanto di buono è stato fatto. Da Fracassi e Russo aspetto risposte celeri: o dentro o fuori, perché sull’uscio non si può stare ed i tempi sono stretti”.
Poi Galli viene interpellato anche e soprattutto sul versante mercato e lancia una stoccata all’ex tecnico: “Abbiamo 31 giocatori al momento – osserva – e vogliamo valorizzarli. Si tratta di un patrimonio che non vogliamo disperdere: molti di loro hanno giocato pochissimo sin qui. A me e a Galderisi, adesso, spetta il compito infausto di verificare chi può fare al caso nostro e chi no. Sarà davvero durissima, perché questi ragazzi sono straordinari, ma dobbiamo farlo. Abbiamo bisogno che i migliori fra loro sboccino e, in questo senso, Galderisi non è secondo a nessuno. Forse Pagliuca si è focalizzato troppo su un gruppo ristretto, invece di avere una visione d’insieme: ad ogni modo io non sono mai entrato nelle scelte di formazione. Ricorrere ancora agli svincolati prima di gennaio? No, servirebbe uno spogliatoio più grande”.
Galli si sofferma poi anche sull’ossatura societaria: “E’ da un mese che sono qui – ricorda – e quel che ho visto è tanta buona volontà, molta generosità, ma nessuno pronto ad assumersi la responsabilità di decisioni importanti alla fine del discorso. Io voglio sovrintendere, per cui delegherò molto a pochi: voglio una struttura snella. Sono molto critico verso me stesso e lo sarò anche con i miei collaboratori: le cose o si fanno bene o non si fanno”.
Galderisi è chiamato al debutto contro una diretta concorrente: domenica, infatti, c’è un San Marino da affrontare con 3 squalificati ed un infortunato, Vittiglio, che tra oggi e domani si sottoporrà ad accertamenti medici da parte dello stesso professore che lo operò al ginocchio nuovamente infortunato. Il nuovo tecnico, però, è davvero carico e motivato: “La figura di Giovanni Galli è stata fondamentale per la mia scelta – dice – anche perché abbiamo poco tempo e lui mi aiuterà a velocizzare i meccanismi. So di aver fatto la scelta giusta, perché questa è una piazza ambiziosa ed importante. Se ho visto all’opera i rossoneri? Io ed il mio vice abbiamo visionato centinaia di partite, in questi mesi: la squadra l’ho vista per video. Voglio entrare in punta di piedi nello spogliatoio e regalare entusiasmo e cattiveria. Servono due-tre idee chiare, punti di riferimento che i ragazzi devono avere. L’età non fa il calciatore: io ho fatto esordire Verratti in coppa Italia a 15 anni. Se uno è bravo gioca, punto”.
Il tecnico viene poi stuzzicato sul suo curriculum: “Perché tanti esoneri? A me pare di essere uno che, intanto, ha centrato molte volte i play-off, spesso perdendo per un nulla. Con la Salernitana non è dipeso certo dai risultati, perché si è trattato solo di tre partite: quella è una ferita che brucia ancora. L’anno scorso guidavo l’Olhanense (prima serie portoghese, nder) e ce la siamo sempre giocata a viso aperto, anche in casa del Benfica. Siamo retrocessi per un gol all’ultima giornata, ad un passo dal miracolo”. Sulla questione interviene anche Galli: “Di vergini in giro se ne vedono poche: se alleni devi metterlo in conto, l’esonero. Vi ricordo, per altro, che il ct della nazionale Antonio Conte è stato esonerato tre volte, in carriera”.
Galderisi chiude parlando del reparto offensivo: “Da quello che ho visto – spiega – penso che la Lucchese abbia calciatori adatti là davanti. Parlo di giocatori che possono giocare nel ruolo di prima punta. Io voglio essere chiaro e netto, senza fare lo scienziato, perché non ce n’è bisogno: gli attaccanti devono giocare vicino alla porta. Voglio ruoli precisi, ordine e applicazione. Adesso vado, non vedo l’ora di conoscere i miei uomini”.

Paolo Lazzari