
Bama Altopascio – Juve Pontedera 64-51 (12-5; 32-17; 46-34; 64-51)
BAMA: Fiorindi 7, Del Carlo 4, Giannecchini 2, Ragli 3, Paolini, Petrucci 17, Vincenzini 4, Benini 18, Rivi, Siena 9. All. Tonfoni
PONTEDERA: Luciano 1, Ruberti 12, Casavecchia 7, Ceccarelli 3, Ghelli 11, Capozio, Cerri 4, Giorgi 6, Tozzini 3, Meacci 4. All. Ormeni
ARBITRI: Boni e Panicucci
Il match tra i due “green team” del campionato va, come da pronostico, a favore del Bama. Una gara non bella, come era prevedibile che fosse, dove chi avesse voluto vedere la concentrazione rosablu avrebbe dovuto rivolgersi a tratti a Chi l’ha visto. Due punti che non entreranno sicuramente nell’album dei ricordi di coach Tonfoni e dei suoi ragazzi ma comunque due punti che consentono ai rosablu di piazzarsi, con 10 punti, nella parte medio alta della classifica. Scusate se è poco. Venendo al match c’è il 2 a 0 ospite dopo 58″ di gioco non proprio cristallino da ambo le parti. Questo è l’unico vantaggio del Pontedera visto che il Bama, seppur sbagliando lo sbagliabile, si porta, con non poca fatica in attacco, sul 12-2, con tutti 9 giocatori su 10 in campo per il Bama e stessa cosa per Pontedera. Misero 12-5 al primo fischio, prima Siena e poi Petrucci permettono ai rosablu di allungare sul 19-8. La difesa trap altopascese permette recuperi in quantità industriale che consentono al Bama, con un canestro di potenza di Benini, di doppiare gli avversari sul 24-12 al 16′. I ragazzi di Ormeni hanno però orgoglio e ricuciono. Ma un nuovo strappo altopascese porta le squadre sul 32-17 all’intervallo. Terza frazione e Pontedera scende in campo con ben altro atteggiamento. I biancoblu aggrediscono e raddoppiano in difesa mentre un buon Ghelli viene perso due volte in penetrazione. Time out di Tonfoni e accensione immediata di Petrucci per il 38-25. La precisione dal perimetro però latita sul fronte Bama mentre una tripla di Ruberti riporta i suoi sul -10 (42-32) ,senza però mai scendere sotto la doppia cifra. 46-34 e ultimi 10 giri di lancette con la netta sensazione che il match abbia già un padrone. Così è infatti. Rientra Siena e ricomincia da dove aveva lasciato, cioè dal violare il canestro avversario. Benini converte 6 punti in un amen e spazza via tutto a rimbalzo, Petrucci schiaccia in traffico e Fiorindi va in “rabona vassoiata”. Gara chiusa con allarme inserito: 61-40 a -2’56”. Tonfoni concede giustamente la “standing ovation” ai titolari e gli ospiti altrettanto giustamente non mollano di un centimetro riducendo il gap con un parziale di 11-4. +13 finale per il Bama. Come affermava il compianto coach Dido Guerrieri: “Non esistono belle o brutte vittorie. Esistono solo belle vittorie e brutte sconfitte”.