Aurora Frediani (Lucca 2003): “Le donne sono brave nel calcio, ma quanti pregiudizi”

Continuiamo la conoscenza delle giocatrici del Lucca 2003 formazione di calcio femminile che milita in serie C ed è seconda in classifica. E’ la volta di Aurora Frediani una delle più giovani dell’intero campionato ma con una grinta da veterana, gioca centrale di centrocampo e il suo giocatore di riferimento è Andrea Pirlo, come lui ama gestire in prima persona il gioco. Frequenta il liceo artistico ed è una grande appassionata di musica.
Aurora quando e perché hai iniziato a giocare a calcio?
Ero piccola, già a tre anni mi ricordo con mio babbo si liberava la cucina e si giocava con la palla, poi i miei mi mandarono a volley ma io la palla la prendevo sempre con i piedi, era più forte di me. A 6 anni ho iniziato calcio a San Filippo e l’anno successivo sono andata alla Lucchese all’accademia e sono rimasta 4 anni giocando con i maschi. Quando ho raggiunto l’età per far parte di una squadra femminile non sapevo dove andare e stavo per smettere, fortunatamente i dirigenti del Lucca 2003 mi hanno chiamata e ormai sono qui da tanti anni, mi trovo molto bene, ho fatto tutta la trafila e adesso gioco da titolare in prima squadra.
Che tipo di giocatrice sei in campo?
Mi piace gestire il gioco, un pò come Pirlo, lanciare il pallone, fare gli assist, far muovere la squadra. Il mio è un ruolo difficile: devo decidere di cambiare il gioco da una parte all’altra in pochi istanti, non è facile ma è quello che preferisco del gioco del calcio, che lo rende così divertente e affascinante. Amo e quando posso pratico tutti gli sport, basket, nuoto, tennis, ping pong etc ma il calcio è la mia passione, perché è uno sport di squadra nel vero senso della parola che ti permette di fare gruppo anche al di fuori del campo da gioco.
E caratterialmente come ti definisci?
Simpatica, sono quella che cerca sempre di sdrammatizzare tutto con una battuta o un sorriso, sono un altruista, d’altronde credo molto nel concetto di squadra e di aiuto anche nel calcio.
E oltre al calcio cosa fai?
Studio, faccio la terza del liceo artistico Passaglia e ho scelto architettura come specializzazione. Mi piace la musica soprattutto il rock, adesso mio padre mi ha trasmesso la passione per i Pink Floyd, a Natale i miei mi hanno regalato la chitarra elettrica che desideravo ed ora voglio iniziare a suonare. Ovviamente adoro disegnare, in camera ho già riprodotto l’etichetta di un gruppo musicale i Pixies e adesso sto disegnando una frase di Jim Morrison “Where’s your will to be weird”.
Cosa pensi del rapporto della gente con il calcio femminile?
Io penso che ha ragione Antonio Cabrini (c.t. della nazionale femminile), c’è un atteggiamento troppo maschilista sul calcio femminile che infatti non viene valorizzato, in particolare mi danno fastidio i tanti pregiudizi delle persone sulle donne che giocano a calcio. Nella maggior parte dei paesi europei non è così e questo mi rende ancora più triste. Spero con tutto il cuore che questa tendenza cambi presto anche in Italia, perchè il movimento è in crescita e noi donne siamo molto brave.
Una ragazza simpatica Aurora, una persona positiva che quando scende in campo non ci sta mai a perdere e nonostante sia tra le più piccole di età del campionato sa farsi rispettare, dotata di un bel tiro e buona visione di gioco, calcia la palla molto bene con pulizia e potenza, con un gesto tecnico da far invidia a tanti.