
Bama Altopascio – Valdisieve 61-70 (11-21, 23-38, 40-52)
BAMA ALTOPASCIO: Madroni ne, Florindi 4, Del Carlo 12, Ragli, Calderaro 3, Petrucci 14, Vincenzini, Benini 16, Rici, Siena 11. All.: Tonfoni
VALDISIEVE: Sargenti 8, Lastrucci, Corsi 15, Cioni, Rossi, 9, Occhini 12, Trentani 2, Coccia 13, Cherici 10 Battiloro. All.: Pescioli
Nuova sconfitta interna, stavolta contro Valdisieve, per il Bama Altopascio di Tonfoni. L’avvio veemente degli ospiti caratterizza subito l’incontro che vede il Valdisieve sempre in vantaggio in doppia cifra prima del tentativo dei rosablu di rientrare nel match nel finale che serve solo a mitigare il passivo.
Che il giocattolo Bama si sia rotto? Lo scopriremo solo vivendo cantava il grande Lucio Battisti. Quello che é certo che non è possibile in un campionato nazionale, seppur di livello clamorosamente inferiore rispetto agli anni scorsi, approcciare una gara sulla falsariga di una partita Uisp come hanno fatto i rosablu con Valdisieve. Molli, pasticcioni, sempre in ritardo e sempre battuti in 1 contro 1, con il vizietto di lamentarsi sempre con gli arbitri ad ogni canestro sbagliato. Di contro i fiorentini, ottimamente messi in campo da coach Pescioli, hanno mostrato intensità da vendere, una condizione fisica nettamente migliore degli altopascesi, il tutto unito anche ad un’ottima preparazione del match. Nulla da dire sulla ripresa dove i rosablu, seppur mettendo in piedi una quantità di errori da catena di montaggio, hanno lottato, difeso e morso in difesa. Come ai bei tempi. Arrivando più volte a -8 con palla in mano, consegnandola però sempre agli avversari con errori di lettura inaccettabili, per poi subire una vagonata di contropiedi, conditi da canestro e fallo. A parte il blitz di Pescia dove la Tonfoni Band ha incontrato una squadra in crisi, sono ormai tre gare che quando il gioco si fa duro il Bama si scioglie come mozzarella sulla pizza, per poi durare una fatica immane nel tentare il recupero. Va posto rimedio con l’ assoluta consapevolezza che, non essendoci talento in abbondanza, senza garra, sangue agli occhi e forza di gruppo il proseguio del campionato si trasformerà in un lento e stucchevole oblìo. Fino a che l’intensità del match é stata al minimo il match era in parità, con anche qualche sprazzo di bel gioco. E’ bastato che la gara diventasse vera che dall’11 pari del 7′ c’é subito un parziale di 8 a 0 ospite con un linguaggio de corpo rosablu cià perdente con ancora 30′ sul cronometro. Tonfoni, dopo una palla persa con giocatori fermi a guardare Corsi involarsi a canestro, chiede time out e prova a scuotere i suoi facendo tremare i muri del palasport. Ma ottiene poco o nulla. Gli attacchi altopascesi sono farraginosi grazie all’ottima difesa ospite. 11-21 al primo fischio ed il Bama sembra reagire con due canestri di Petrucci, come logico, sorvegliato speciale. 18-25 ed é di nuovo notte fonda. Tiri aperti molto pochi e fisicità per buttarsi al rimbalzo di attacco ancora meno. I biancoverdi non é che strafacciano ma giocano solamente ad una velocità consona ad una gara di questo livello. 21-25 e parziale di 11 a 0 per Valdisieve che domina su entrambi i lati del campo. Benini fa goal, pardon canestro, sulla sirena dell’intervallo: 23-36. Ripresa ed i rosablu provano a mordere e correre in attacco alla garibaldina, ma fanno molta confusione. Valdisieve collassa l’area, recupera palloni e vola sgommando in transizione per 28-46. Altra botta d’orgoglio rosablu che, dopo aver sprecato 4 occasioni, si riporta a -10 al terzo fischio (40-50). Provano ancora ad accorciare i Bama boys con una tripla di Siena (miglior rosablu in campo) e di Calderaro ma ogni occasione per avvicinarsi é gettata al vento in modo a volte clamorosoe. Valdisieve con una zona match-up finisce di annebbiare le idee già confuse degli altopascesi vincendo con un distacco (onestà e sportività innanzitutto) che non é veritiero rispetto alla differenza di valori visti in campo. In casa Bama occorre resettare, tornare a credere nel gruppo e far battere di nuovo il cuore rosablu. Uniche medicine per uscire dalla convalescenza e non aggravare ancora la malattia. Paradossalmente la prossima trasferta proibitiva a Siena capita a puntino.