Tassa di soggiorno, Ascom Viareggio: “Imposta esosa, i turisti scappano”

3 febbraio 2015 | 12:02
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Tassa di soggiorno, Ascom Viareggio: “Imposta esosa, i turisti scappano”

“La tassa di soggiorno penalizza il settore del turismo, quando determina forme distorte di concorrenza tra le varie località turistiche, se viene applicata senza armonia e senza condividere i principi fondamentali a cui i Comuni devono ispirarsi per la quantificazione dell’imposta e per la destinazione dei proventi. Lo dicono Regione Toscana e Anci Toscana, in un documento del 2011”. Così inizia la protesta dei commercianti di Viareggio contro l’applicazione dell’imposta: “Da anni Ascom Viareggio – si legge in una nota – si batte per un’applicazione almeno equa, se inevitabile, della tassa di soggiorno in città, e per determinare il migliore utilizzo del relativo gettito fiscale”.

“Dal momento che il gettito dell’imposta – prosegue Ascom Viareggio – deve essere destinato, per legge, a finanziare interventi in materia di turismo, ivi compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, nonché interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali locali, nonché dei relativi servizi pubblici locali, a Viareggio i problemi sono due e vanno di pari passo: non solo l’esosità del prelievo fiscale, che fa scappare turisti e clienti a vantaggio delle località limitrofe, ma anche il tema dell’utilizzo del gettito, fermo alla memorabile risposta della giunta Betti che ci disse i soldi sono finiti nel calderone. A Terracina, comune dichiarato in dissesto nel 2011 (delibera 103 del 19 settembre), la tassa di soggiorno è stata introdotta l’anno successivo (delibera 54 del 24 aprile 2012, inviata anche al Mef) nella misura massima di 2 euro per i 4 stelle, 1,50 euro per i 3 stelle e giù a scendere: valori molto più bassi dei 5 euro a scendere di Viareggio. Addirittura più bassi, in certi casi, delle nostre tariffe pre-dissesto. Non vale forse anche a Terracina l’articolo 251 del Tuel, su imposte e tasse locali al massimo, che pure prevede la possibilità di stabilire riduzioni, graduazioni ed agevolazioni? Hanno sbagliato, i sindaci revisori del comune di Terracina, a non rilevare eventuali anomalie sulla misura della tassa di soggiorno? (esempio pareri 59513 del 20/12/2012 e 23282 del 15/05/2013). O forse sbagliano i nostri amministratori a spremere così le aziende locali e il territorio? L’Unione dei Comuni si faccia avanti e realizzi, almeno su questo piano, delle vere politiche comprensoriali, ora che i flussi turistici sono in timida ripresa e che l’83 per cento dei turisti tiene conto della tassa di soggiorno al momento della prenotazione”.