
Pallacanestro Empoli – Bama Altopascio 94-80 (24-26; 44-43; 64-61)
EMPOLI: Camerini 12, Moroni 12, Baroncelli 21, Cantagalli 22, Paci 23, Mencherini 4, Fontanelli , Alderighi, Giovannetti, Meli. All. Paludi
BAMA: Fiorindi 6, Del Carlo 26, Petrucci 5, Benini 34, Siena 3, Mandroni, Ragli 2, Calderaro, Giannecchini 4, Rivi. All.: Tonfoni
Come si dice nei casi di un paziente in prognosi riservata: cauto ottimismo. Il Bama tiene in scacco la corazzata Empoli per 36 minuti, producendo per lunghi tratti un buon basket come sempre é successo quando il match si é estrinsecato a ritmi cestistici da terzo millennio e non nel più noioso e anacronistico dei “control game”. A questi ritmi Benini da ottimo diventa semplicemente “immaginifico”, nel senso che lascia immaginare quanto ci si potrebbe divertire se il Bama riuscisse ad imporre un ritmo indiavolato alle partite. Il centro rosablu dà luogo ad una prova eccezionale e al contempo mortificante per i pari ruolo avversari con canestri in serie, 100% ai liberi e tanta difesa su Camerini. Il tutto con la ciliegina di un “coast to coast” con doppio dietro-schiena e canestro più fallo. Lo stesso Del Carlo sciorina la sua miglior prestazione annuale piazzando 26 punti da ogni dove, dimostrando che il suo jump dai 4 metri e le sue penetrazioni in campo aperto giocando a 100 all’ora possono ancora fare la differenza.
Riassumendo il confine tra la netta vittoria dell’andata e la sconfitta attuale sta nella presenza in campo di Cantagalli che al PalaBridge non c’era, nella giornata decisamente no di Petrucci, nei problemi di falli di Fiorindi dopo pochi minuti e, fattore ormai costantemente sinistro, nella buona sorte che spesso in questa stagione si gira dalla parte opposta. Partendo dalle triple da 25 metri subite da Fucecchio, continuando con tiri decisivi aiutati da ferri e tabella sempre ad opera di Fucecchio e Certaldo, per finire con il match attuale dove Cantagalli nel secondo quarto da il sorpasso ai suoi con due triple consecutive corte ma che si innalzano in aria, ballano sul ferro, finendo per accarezzare la retina. Dimostrazione lampante che coloro i quali affermano che a fine stagione fortuna e sfortuna si equivalgono andrebbero internati all’istante con un Tso. Per i padroni di casa migliore in campo Paci che ha colpito con continuità e ha messo a segno la tripla della staffa da oltre 8 metri quando un indomito Bama si era riportato da -13 a -6 in un battibaleno, con 2’38” sul cronometro. Brevemente la cronaca. Primo quarto dove entrambe le squadre giocano bene. Del Carlo fa a fette la difesa dei padroni di casa, Benini inizia a mandare sull’orlo di una crisi di nervi il proprio difensore, dall’altra parte é soprattutto Paci che fa valere la sua classe e il suo pedigree di Lega Silver. Baroncelli e Moroni supportano l’esterno empolese mentre Siena e il subentrato Giannecchini fanno lo stesso in rosablu. 24-26 al primo fischio e ripresa dove il Bama punisce in modo perfetto gli “show” difensivi dei lunghi empolesi con assist e penetrazioni andando sul +10. 24-34 e Paludi passa a zona. Purtroppo ci sono tre palle perse in modo superficiale. Paci, ancora lui, ne approfitta e accorcia mentre “Lucky” Cantagalli da, come detto, il sorpasso dall’arco ai suoi dall’arco. Il Bama però reagisce, morde in difesa e appoggia la palla a Benini che é una sentenza sia in movimento che a gioco fermo. 44-43 all’intervallo e c’é il timore per il terzo periodo, notoriamente un incubo per i rosablu di questi ultimi tempi. Sembrerebbe il solito copione poiché i padroni di casa si portano sul +10(61-51) ma il duo Del Carlo- Benini si mette in proprio e piazza un 10 a 3 alla terza sirena (64-61). Ultima frazione e il Bama è un pò sulle gambe. Anche Empoli usa la panchina che produce poco o niente eccetto qualcosa da Mencherini. Alcune distrazioni rosablu e il solito Paci danno il +13 empolese (82-69). Match finito? Macché. Ancora la premiata ditta Del Carlo-Benini confeziona un 7 a 0. 82-76 a -2’38”. Paludi chiama time out per organizzare uno schema che non funiona. La palla ristagna e torna a Paci che,quasi allo scadere, piazza, da distanza siderale, la tripla del +9. Sul fronte opposto ci sono subito metri di spazio per la risposta di Petrucci dall’arco ma l’ala altopascese è in giornata da dimenticare. Game over. Dicevamo: prognosi ancora riservata ma cauto ottimismo.