Bama Altopascio, sfida all’Olimpia Legnaia

12 marzo 2015 | 09:18
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Bama Altopascio, sfida all’Olimpia Legnaia

Sosta provvidenziale per il Bama che ha effettuato allenamenti corroboranti anche dal punto di vista atletico e che forse ha provato a scacciare la scimmia sulla spalla che ormai stazione in casa rosablu da 7 gare e altrettante sconfitte. Un ruolino di marcia che non preoccupa affatto vista l’assenza di retrocessioni ma che sta macchiando in modo sempre più imponente quanto di straordinario era stato palesato da Del Carlo e soci nelle prime 16 giornate. Non sarà facile domani pomeriggio sfatare il tabù del PalaBridge sempre più silente e deserto, tanto che la società sta lavorando per tornare la prossima stagione a disputare le gare di nuovo nell’angusto e anacronistico PalaBox di Altopascio. Ospite dei rosablu sarà l’Olimpia Legnaia che viaggia a 22 punti in classifica dopo aver accumulato ritardo nel girone di andata a causa dei seri infortuni a Temoka e Pinna.

Il colored è il primo rimbalzista della serie C con oltre 11 arpionamenti a gara mentre Pinna ha esperienza e tecnica per punire ogni disattenzione. Sul perimetro giostra Fontani, gran fisico e ottimo tiro, l’altr’anno al piano di sopra con il defunto Affrico Firenze, che all’andata fece male nel finale al Bama. Nel match di andata finì infatti 76-70 per i gigliati grazie soprattutto, è onesto rammentarlo, a un monumentale cadeau dell’arbitro Iozzi che a 1’38” dalla fine col Bama sul -2 prima negò un fallo clamoroso subito da Benini per poi fischiarne uno veniale allo stesso centro altopascese con l’aggiunta di un fallo tecnico assolutamente evitabile. Era comunque un altro Altopascio, reduce da tre vittorie consecutive, quello che giostrava al PalaFilarete di Firenze. Come era un altro Legnaia che ora come allora conta sulla qualità di Bandinelli e Calami in regia. La Tonfoni Band ha comunque tutte le qualità per imporsi sui ragazzi di Trucioni, a patto che torni a giocare con la testa leggera e perché no, anche con l’allegria, di un tempo. Musi lunghi, scarso entusiasmo e proteste continue contro gli arbitri quasi mai vanno a braccetto con i due punti. Palla a due alle 18.