Said Ettaqy porta un pezzo di Lucca ai mondiali di cross in Cina

25 marzo 2015 | 15:40
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Said Ettaqy porta un pezzo di Lucca ai mondiali di cross in Cina

La squadra italiana under 20 di corsa campestre, campionessa europea in carica, è a Guiyang, in Cina, dove sabato 28 marzo si corrono i campionati del mondo di cross. 51 nazioni, 444 atleti e 6 azzurrini determinati a ben figurare. Sono i numeri dei campionati del Mondo di cross 2015, in scena sabato (28 marzo). Si tratta della 41esima edizione della rassegna iridata, la seconda nella nuova cadenza biennale: è ospitata nella parte centrale della regione dello Guizhou, a 1100 metri sul livello del mare nel sud della Cina, zona ricca d’acqua, valli e foreste. L’Italia è rappresentata al meglio dal team junior di corsa campestre, quello stesso che il 14 dicembre scorso ha conquistato il titolo europeo a squadre a Borovets, e che a livello individuale conta dell’oro e del bronzo europeo in carica, ovvero Yeman Crippa e Said Ettaqy, quest’ultimo tesserato per l’Atletica Virtus Lucca.

Per la trasferta cinese il direttore tecnico delle nazionali giovanili Stefano Baldini ha infatti confermato quasi in blocco la squadra dominatrice in Bulgaria, composta anche da Yohanes Chiappinelli, Alessandro Giacobazzi e Yassin Bouih, inserendo l’unico volto nuovo di Simone Colombini. Gli azzurrini sono arrivati in Cina lunedì sera: assorbite le sette ore di fuso orario, oggi è stato il giorno dell’ultima rifinitura pre-gara, mentre venerdì è prevista la ricognizione del percorso. Si corre sabato alle 5,30 italiane, le 12,30 cinesi.
Nell’ultima edizione, Bydgoszcz 2013, Kenya ed Etiopia si spartirono le vittoria a squadre: due a testa, con gli etiopi migliori in entrambe le classifiche maschili (junior e senior) e le keniane leader di quelle femminili, e Japhet Korir ed Emily Chebet a laurearsi campioni iridati. 
Scontato precisare che anche quest’anno, fra i 244 uomini e le 200 donne annunciate alla partenza,  il continente africano si presenta in forze e con tutti i favori del pronostico: confermato alla partenza Korir, il Kenya schiera anche il campione del mondo di mezza maratona GeoffreyKipsang mentre con la maglia etiope gareggiano atleti di primissima fascia quali l’argento dei 5000 a Mosca Hagos Gebrhiwet, Muktar Edris e Atsedu Tsegay. E poi l’eritreo Teklemariam Medhin e gli ugandesi Toroitich, Kipsiro e Kusuro, solo per citarne alcuni. Al femminile c’è la due volte iridata Emily Chebet insieme alle connazionali keniane Janet Kisa, Irene Cheptai, Stacy Ndiwa e Agnes Tirop mentre per l’etiopia partono Belaynesh Oljira, Alemitu Heroye, Senber Teferi Genet e Yalew. Tanti nomi di primo livello, ma la rassegna è spesso occasione per l’affermazione di veri e propri outsider o per l’esplosione di giovani talenti.
Crippa e Chiappinelli, nonostante la giovane età, non sono alla prima apparizione nella manifestazione: nel 2013, ancora allievi, furono rispettivamente 38esimo e 44esimo fra gli junior, nell’edizione che vide il team azzurro conquistare un eccellente sesto posto (il risultato migliore dal 1992, quando l’Italia fu quinta a Boston) dietro a Etiopia, Kenya, Marocco, Stati Uniti e Giappone. E se, da una parte, mettersi alle spalle uno o due di questi storici avversari sarebbe già una buona soddisfazione, dall’altra l’obiettivo ovvio, ma affatto agevole, è confermarsi la squadra migliore del Vecchio Continente. Lo scenario è particolarmente impegnativo ma gli Azzurrini, già dimostratisi molto efficaci in diversi contesti internazionali, si presentano particolarmente agguerriti, guidati da un dt che anche sui prati vanta un curriculum di un certo livello, visto che nel 1990, ad Aix-Les-Bains, fu bronzo a squadre e tredicesimo a livello individuale. I suoi allievi prendono appunti.