
Bama Altopascio – Etrusca San Miniato 62-75 (10-24, 35-35, 45-56)
BAMA ALTOPASCIO: Florindi 2, Del Carlo 12, Giannecchini, Petrucci 17, Benini 16, Ragli 1, Calderaro 5, Cimò, Rivi 1, Siena 8. All.: Tonfoni
ETRUSCA SAN MINIATO: Meucci 13, Stefanelli 7, Zita 16, Meucci F. 7, Susini 17, Bertolini 7, Latini, Parrini 3, Doveri 3, Baldi 2. All.: Barsotti
Il campionato del Bama Altopascio si chiude con un ko. Con la capolista Etrusca San Miniato i rosablu di coach Tonfoni partono male, poi, con una seconda frazione esaltante raggiungono la parità, ma il divario fra le due formazioni è tale che il gap nel finale di gara aumenta fino al +13. Fine stagione, quindi, non certo da ricordare per il Bama che ora dovrà attrezzarsi per il prossimo anno in serie C unica. Con il ritorno delle retrocessioni cresceranno adrenalina ma anche rischi. Nella speranza che i giovani rosablu garantiscano linfa vitale a prossimo quintetto.
18 punti finali, 7 vittorie, più due successi sfuggiti per buona dose di sfortuna (leggi gare con Siena e Legnaia) fino al giro di boa, poi solo due successi su 13 gare nella seconda metà di campionato. Un crollo verticale di risultati e rendimento inaspettati quanto inspiegabili, per i quali servirà una analisi approfondita a freddo. Troppa la differenza tra San Miniato e rosablu in campo. Oltre alla qualità del roster si é avvertita la netta discrasia tra un team carico e tirato a lucido in attesa degli spareggi per la serie B ed una squadra con bermuda e crema abbronzante nella borsa da gioco. L’inizio per i ragazzi di Tonfoni é la fotocopia dell’approccio molle e demotivato verificatosi a Terranuova la settimana prima. Almeno in questo caso i rosablu hanno l’attenuante di essere di fronte ad un roster forte e ben organizzato che nei primi minuti fa canestro da ogni dove, con lo Zita che non ti aspetti in versione bomber dall’arco. 10 a 0 per gli ospiti dopo 4′ con goal dalla lunetta per Del Carlo (il migliore per gli altopascesi) che smuove il tabellone. La difesa perfetta dei biancorossi, unita ad un arbitraggio oltremodo permissivo, consente loro il + 15 (4-19) ed il + 14 (10-24) al primo fischio. Più che ad una sconfitta si ha l’impressione di andare incontro ad una waterloo ma sulle rotazioni il Bama ha il merito di non mollare e tirare fuori le “huevas”. Benini, in condizioni fisiche più che precarie dopo un mese di assenza, batte un colpo, come Del Carlo e Petrucci. La difesa a zona aggressiva fa il resto e c’é il sorpasso con Del Carlo e Benini (29-26) per un parziale altopascese di 19 a 2 da applausi. Parziale che rende ancor più enigmaticii i consueti inizi inguardabili. San Minato risponde e torna a condurre sul 35-32 ma c’é il “buzzer beater” di Calderaro sulla sirena lunga (35-35). Ripresa e le maggiori rotazioni ospiti cominciano a farsi sentire. La partita , seppur senza obiettivi, è abbastanza vera. Ci sono molti battibecchi e lamentele ai quali fanno da contraltare una quantità di fischi arbitrali ben al di sotto il limite sindacale. Benini e Petrucci sono in debito di ossigeno e La Barsotti Band allunga con merito a +11 al terzo fischio. Rosablu che provano a reagire, tornano a -9 ma poi subiscono di nuovo la difesa ospite. Il gap arriva anche a -18 grazie soprattutto a Susini, anch’egli trasformatosi per l’occasione in bomber di razza dalla media. Ultimi minuti con spazio per tutti in un garbage time prolungato. Per il team di San Miniato é il momento di accendere il sogno serie B. Per quello altopascese invece é il momento di accendere il computer per prenotare la vacanza estiva, e per cancellare un finale di stagione che di certo non abbellirà l’album dei ricordi rosablu.