A Mingazzini il Gazzettino d’oro: voglio restare in Lucchese






Chissà cosa ne pensano. I fondatori della A.s Lucchese Libertas campeggiano fieri, calici in mano, sopra le teste dei calciatori attuali e dei membri della società: sono raffigurati in un’immagine datata 1905, appesa al terrazzino della Loggia dei Mercanti. Passato e presente, uniti da un fil rouge non certo imperscrutabile: l’amore viscerale per la pantera. Già: la pantera che ha chiuso il campionato centrando l’obiettivo dichiarato e che, adesso, riceve i giusti riconoscimenti. Così, è Nicola Mingazzini il vincitore del Gazzettino d’argento 2014-15: il centrocampista rossonero è stato premiato questa sera (20 maggio) dai giornalisti della Gazzetta lucchese Fabrizio Vincenti e Diego Cecchi, coronando così una stagione straordinaria. Molti giornalisti, qualche tifoso, e diversi tra calciatori della Lucchese e membri della società si sono radunati al Pult in via Fillungo per intervenire alla cerimonia.
Le attese erano concentrare soprattutto intorno alla figura di Giuseppe Galderisi, il mister che i più danno con la valigia in mano. Affabile e gentile come sempre, Nanu ha distribuito sorrisi e battute, malgrado il fatto che sul suo futuro in rossonero si addensino nuvole sempre più compatte. Non ha voluto rilasciare battute in merito ai colloqui di questi giorni (ieri si è visto con Giovanni Galli, che stasera non era presente), ma più di qualcosa ha lasciato intuire. Mentre brindava con amici e compagni ha infatti detto “mi piange il cuore per questi ragazzi” e poi, cercando di sdrammatizzare, di fronte all’auspicio espresso da Vincenti affinché tutti i protagonisti della stagione possano restare, si è rivolto ai membri della società chiedendo: “E perché, chi si muove?”. A parte questo, la sensazione è che il mister, premiato anche dalla testata, abbia concluso il suo cammino a Lucca: “Quando io e Cavalletto siamo arrivati qua – spiega – abbiamo annusato subito cose positive nello spogliatoio. Credo che abbiamo disputato una bellissima stagione e voglio dividere il merito con ciascuno di questi straordinari ragazzi”. E, al di là di quelle che saranno le scelte societarie, una larga porzione di tifoseria e di stampa si stringe intorno a lui, prima gentiluomo e poi allenatore, capace di tenere un ritmo da play-off fino a quando non è giunto un crollo verticale, complice l’appagamento della squadra per un risultato difficile raggiunto in anticipo e con scioltezza.
Mingazzini si è aggiudicato il trofeo con una media voto di 6,32 e qualche millesimo in più di Di Masi (i voti sono il risultato delle medie dei giornali locali e nazionali): “Vorrei restare qua – ha dichiarato il forte centrocampista – perché Lucca è una città in cui si vive benissimo e perché l’ambiente è fantastico. Ho avuto il piacere di conoscere un grande mister come Galderisi e ne sono felice. Adesso siamo in un momento di stallo: vedremo cosa deciderà la società, ma il mio intento è chiaro. Com’è stato passare dalla serie A alla Lega Pro? Alla mia età non è semplice confermarsi: bisogna sempre restare concentrati, ad ogni livello. Mi pare di esserci riuscito. Un giocatore della Lucchese che mi ha stupito? Lo Sicco, ma anche Forte. Mi fanno un po’ arrabbiare, perché devono essere concentrati ogni giorno per non sprecare le loro grandi qualità”. Un altro che dichiara apertamente di volere restare a Lucca è il portiere Di Masi: “Io e mia moglie ci siamo ambientati bene – spiega – e anche il nostro gatto, che ricordo a tutti, non è agile come me”. il numero uno mostra prontezza di spirito anche quando gli chiedono quale portiere lo ha più impressionato in stagione: “Dopo di me? Quello dell’Ascoli e l’estremo difensore del Grosseto”.
Sul podio finisce Lo Sicco, terzo con 6,22 di media stagionale: “All’inizio della stagione non rientravo nei piani della società – svela – anzi, Rosadini mi disse proprio che mi avrebbero ceduto. Poi è cambiato tutto, per fortuna, e ho fatto un anno da protagonista, con 8 gol e tanto sacrificio, giocando in ogni ruolo”. Tra gli altri calciatori presenti ci sono anche Degeri e Calcagni, pronti a sfottere e ad applaudire i compagni al contempo.
Premi anche per Anna Martorana, da 17 stagioni al seguito della Lucchese, per Vanni Pessotto e per il massaggiatore Giovanni Del Chiaro. Citazione di merito per Beppe Lorenzini, che si è occupato di mettere insieme le pagelle per tutto l’anno. Adesso tutti attendono la festa del 25 maggio per i 110 anni della società: dalla mattina successiva molte cose potrebbero cambiare.