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“Tornare qua è davvero emozionante. Sono sicura che ci divertiremo”. Queste le prime parole di Francesca Dotto, il giovane play di Camposampiero in provincia di Padova, pronunciate durante la speciale presentazione organizzata, nel pomeriggio di ieri, dalla società Basket Le Mura al ristorante Il Covo di Lappato, alla presenza del presidente Rodolfo Cavallo, della dirigenza e dello staff tecnico, di numerosi tifosi e della stampa locale. “Ringrazio la società per avermi dato una seconda opportunità – ha raccontato Francesca – e tornare per me è davvero bello. Ho fatto questa scelta, perché avevo bisogno di stare in un ambiente familiare e sono sicura che ci siano tutti i presupposti per fare un bel campionato”.
Francesca torna a vestire la maglia biancorossa dopo una stagione di altissimo livello con l’Umana Venezia, culminata con la conquista dell’Adriatic League e con le semifinali scudetto. Un ritorno a ‘casa’ per il play 22enne, che proprio nei due anni trascorsi a Lucca è riuscita a conquistarsi la maglia azzurra e la qualificazione a EuroBasket Women 2015, competizione che si giocherà in Ungheria e Romania a giugno. Con Venezia Francesca ha disputato 29 partite (28 da titolare) realizzando 7.5 punti di media con 2.7 assist (quinta assoluta) a gara in 24.4 minuti di utilizzo; presente anche nella top-ten delle palle recuperate, classifica che ha visto trionfare il capitano biancorosso Martina Crippa.
“Il ritorno di Francesca è per noi una vittoria – ha dichiarato il presedente Rodolfo Cavallo – Aver scelto Lucca, nonostante le tante offerte da tutta Italia, ci riempie di una soddisfazione enorme; ringrazio Francesca, perché sono sicuro che il legame con la città adesso è ancora più forte”.
“In dieci anni che sono qua è la prima volta che la società Le Mura dedica una presentazione di questo tipo ad un giocatrice – ha dichiarato coach Diamanti – e questa è una cosa da sottolineare. Sono molto contento del ritorno di Francesca e di quello che ha dichiarato, perchè credo che per competere con le squadre economicamente più forti, ci sia bisogno di un certo tipo di ambiente e se riusciamo tutti insieme a lavorare nella stessa direzione, possiamo raggiungere importanti traguardi”.