
Una squadra aggressiva, propositiva, capace di dare sempre il cento per cento: questa la nuova Lucchese targata Francesco Baldini. Il nuovo tecnico è stato presentato oggi (9 luglio) al Porta Elisa, alla presenza del presidente Andrea Bacci e del direttore sportivo Giovanni Galli. Emozione, entusiasmo, grande voglia di fare: ecco le cifre che contraddistinguono il ritorno da allenatore di Baldini a Lucca, per una stagione che – per stessa ammissione del presidente – si preannuncia molto ambiziosa, anche in forza del fatto che lunedì prossimo verranno presentati ben 10 nuovi giocatori.
E il primo a fare gli onori di casa è, appunto, Bacci: “Dopo il rodaggio dello scorso anno – spiega – adesso non ci sono più scuse. Vogliamo fare un grande campionato: l’idea è quella di arrivare il più in alto possibile. Vincerlo? Non vogliamo sbilanciarci, dico solo che faremo le cose per bene. Ricordo a tutti che questa è una società sana – continua soffermandosi sulla vicenda del calcio scommesse – estranea per mentalità a situazioni come quelle che vediamo in questi giorni. Non promettiamo di fare cose stravaganti, ma serie. L’anno scorso ci è servito per acquisire maggiore esperienza e professionalità e quest’anno ci aspettiamo di più. Non abbiamo liquidato nessuno – prosegue riferendosi all’ex allenatore Galderisi – semplicemente avevamo un progetto molto chiaro in testa e lo abbiamo seguito”. Poi Bacci traccia un affresco del nuovo tecnico: “E’ nel calcio da sempre – osserva – e ci porterà entusiamo, forza, motivazioni. Lui deve darci quello che ci ha promesso e noi il reciproco. L’impegno per cercare di vincere – mantra che Bacci ripete senza specificare se l’obiettivo finale sia davvero il salto di categoria – è un qualcosa che dipende da tutta la società e dai tifosi”. Sotto questo profilo il tema maggiormente scottante è quello della campagna abbonamenti: “Siamo ancora indietro – ammette il presidente – anche per colpa nostra. Certo è che l’anno scorso abbiamo fatto un investimento, riaprendo la curva ovest: se il pubblico sarà quello della passata stagione dovremo valutare un’eventuale chiusura, ma io mi aspetto che i tifosi allo stadio verranno in numero triplicato. Del resto la Lucchese, per storia e prestigio, deve avere il primato di supporters allo stadio. Abbiamo chiesto un aiuto a Lucca United, in questo senso, e vogliamo un clima sereno con la città: tutti possono vedere quanto stiamo lavorando. In questi giorni gli impianti dello stadio sono sottoposti ad opere di rinnovamento: vogliamo lavorare in un clima in cui si respiri professionalità. Anche la nuova segretaria (Marcella Ghilardi, ndr) ci ha fatto fare un salto di qualità di almeno due o tre gradini, ha grande esperienza, non ci ha fatto sentire il distacco dal precedente segretario, che ha operato benissimo, in un clima non semplice”. Poi ecco il turno di Baldini: il nuovo allenatore prende la parola con la voce quasi rotta dall’emozione. “E’ difficile descrivere cosa vuol dire tornare qui per me – esordisce – perché io sono arrivato in questa squadra all’età di 12 anni. Vengo da una stagione esaltante e non mi spaventa il salto di categoria: il calcio resta calcio, ad ogni livello. Cosa mi ha convinto a scegliere Lucca? Giovanni Galli mi ha seguito moltissimo, portandomi anche a conoscere il presidente nella sua azienda: insieme mi hanno fatto capire l’interesse che avevano per me. Ho deciso di venire a Lucca due mesi fa: avevo molte richieste, ma le ho rifiutate tutte. Faccio l’allenatore perché adoro il campo, non potrei stare dietro ad una scrivania. Il mio modo di giocare? E’ senza dubbio propropositivo, aggressivo. Mi piace che i miei calciatori vadano a prendersi la palla alti, non voglio arroccate difensive. Di sicuro devono uscire dal campo sudati al 100%: persone che non sentono il prestigio di questa maglia non possono stare con me. Penso sempre a come posso vincere, non a come posso non perdere. Il modulo che prediligo? Uno che mi permetta di occupare bene il campo, sviluppando una trama offensiva che prevede sempre tre giocatori: quindi no al 4-4-2, sì invece al 4-3-3, ma anche ad alcune varianti come il 4-1-4-1 e non soltanto. I miei maestri? Zeman per la fase offensiva e Ulivieri per quella difensiva: ma ci metto del mio in tutto, odio i copia-incolla”.
Baldini dichiara di non aver chiesto nulla alla società, ricordando che ognuno ha il suo ruolo. E’ chiaro però che per un salto di qualità servirà anche e soprattutto intervenire sul mercato, perché in fondo in campo vanno i giocatori. E, sotto questo punto di vista, è inevitabilmente Galli a pronunciarsi: “Non possiamo ancora fare nomi – dice – ma abbiamo depositato diversi contratti. Lunedì prossimo presenteremo una decina di nuovi calciatori della Lucchese: partiranno per il ritiro in Garfagnana (prima è previsto un pre ritiro, dal 15 luglio, con quattro allenamenti al Porta Elisa), dove il mister avrà a disposizione 25 calciatori, 4 dei quali provenienti dalla Berretti. Poi il mercato è aperto fino al 31 agosto: valuteremo ulteriori necessità insieme”. Su un punto tutti sono d’accordo: no alle grandi stelle. “Si vince più con l’unità dello staff – spiega Baldini – che con i grandi nomi”. Galli e Bacci gli fanno eco: “Ci sarà un mix di giovani affamati e di giocatori esperti: faremo una grande stagione”.
Paolo Lazzari