
La banca Carismi è ufficialmente un nuovo sponsor della A.s Lucchese Libertas 1905. L’annuncio è stato dato oggi (13 ottobre) nella filiale lucchese di via Vittorio Veneto, alla presenza del direttore generale di Carismi, Alberto Silvano Piacentini, del direttore dell’area tecnica del club rossonero Giovanni Galli e del responsabile marketing Gabriele Minchella (il presidente Bacci è stato trattenuto a Roma da impegni di lavoro). Più che di sponsor, gli attori dell’accordo preferiscono parlare di collaborazione: “La Lucchese inseguiva un accordo con Carismi da otto anni – spiega Piacentini – e oggi lo abbiamo concluso perché la presenza nel club di grandi professionisti come Bacci e Galli è per noi la migliore garanzia”.
I rossoneri non sono l’unica squadra con cui Carismi ha concluso accordi: nel calcio ci sono anche Empoli e Tuttocuoio, senza contare squadre di basket e di volley. La partnership avrà durata annuale e si tradurrà nella presenza del logo Carismi sui cartelloni allo stadio e in un discorso ampio che coinvolgerà i duecento ragazzi dei settori giovanili, oltre alle 1200 persone che compongono le società satellite. “Crediamo nello sport – prosegue Piacentini – ed investiamo con orgoglio nella nostra regione. Non abbiamo scelto la Lucchese perché pensiamo che possa andare in B, ma per il solido progetto di fondo”. E, sulla questione progetto, interviene inevitabilmente Galli, chiamato a schivare il fuoco di fila della stampa dopo le ultime due battute d’arresto: “Questa collaborazione è per noi un segnale importante – osserva – perché stiamo ricostruendo un’impalcatura dopo anni precedenti di difficoltà. Con Carismi la collaborazione si allarga alle nostre dieci squadre satellite e ad un settore giovanile che, quest’anno, abbiamo voluto ripensare all’insegna della qualità come prima regola (da 13 a 7 squadre, proprio per questo motivo)”. Poi il direttore entra più nello specifico, sentendo di dover esprimere il suo rammarico per i recenti risultati negativi, ma anche per le troppe critiche ricevute: “In Italia sembra che dopo due sconfitte sia tutto da buttare – afferma – ma noi siamo convinti della qualità del nostro progetto. Certo, abbiamo diciotto giocatori nuovi e dieci under: serve tempo e siamo soltanto alla sesta giornata. Quello che non posso accettare sono però i giudizi in mala fede da parte di alcuni: ho sentito e letto che abbiamo subito contro Prato e Pistoiese, quando invece la partita l’abbiamo fatta noi. A Pistoia abbiamo preso tre tiri in porta, di cui uno su rigore inesistente e uno su contropiede al 90esimo: nessuno avrebbe avuto nulla da ridire se nel primo tempo fossimo stati sul 2 a 0 per noi. E’ un momento in cui anche la fortuna non gira per il verso giusto. Cosa può darci la scintilla? Soltanto una vittoria, perché la prestazione c’è. Noi vogliamo arrivare ai risultati tramite il gioco e questo richiede pazienza. Se Berlusconi avesse cacciato Sacchi dopo il suo inizio al Milan oggi non ci sarebbe quella straordinaria pagina di storia. Noi presuntuosi? – chiude – Non abbiamo mai detto di voler vincere il campionato, ma di stare nella parte sinistra della classifica, per sfruttare eventuali occasioni”.
Paolo Lazzari