C Silver: Libertas ok al Palatagliate, Bama ko

24 ottobre 2015 | 20:16
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C Silver: Libertas ok al Palatagliate, Bama ko
C Silver: Libertas ok al Palatagliate, Bama ko
C Silver: Libertas ok al Palatagliate, Bama ko
C Silver: Libertas ok al Palatagliate, Bama ko

Libertas Lucca – Synergy Valdarno 54-48 (20-7, 30-16, 44-32)
LIBERTAS LUCCA: Raffaelli 8, Angelini 18, Lorenzi 16, Genovali 3, Morello 3, Romei 1, Del Sorbo, Masini 2, Tellini, Poli 3. All.: Romani
SYNERGY VALDARNO: Innocenti 4, Yerandy 7, Barchielli 10, Giuliana 2, Brandini 7, Mascherini, Dainelli 7, Basilicò 5, Mecaj, Peluccini 6. All.: Caimi
La Libertas Lucca parte forte contro la Synergy Valdarno e mette margine sugli avversari per poi controllare il match nonostante il rientro degli avversari nell’ultimo quarto. E nel basket day lucchese le società di casa fanno due su due.

La Libertas è scesa in campo con l’atteggiamento giusto ed è stata subito protagonista su entrambe le metà campo. I biancorossi hanno ritrovato Angelini che è partito forte e ha segnato i primi 8 punti della squadra. Lorenzi ha incrementato il divario dalla distanza e i padroni di casa sono volati sul +13. Nel secondo periodo la Synergy ha continuato la sua serata sfortunata al tiro ma i ragazzi di Romani non ne hanno approfittato. Solo sul finale, grazie anche a una magia di Lorenzi, i biancorossi hanno chiuso sul +14. Nella ripresa la partita si è sporcata. Barchielli ha provato a scuotere i suoi con un fallo tecnico e la Synergy è ritornata a -10. Il quarto periodo si è aperto con gli ospiti che si sono rifatti sotto sul -2 grazie anche ai troppi rimbalzi concessi in attacco. Morello ha rotto il digiuno segnando un importante canestro per i lucchesi. Il finale è stato punto a punto ma i lucchesi sono stati semplicemente più lucidi.
“Siamo molto contenti – ha commentato coach Maurizio Romani – era una partita che per noi cambiava il campionato, contro una squadra alla pari ma che rispettavamo. Il nostro primo quarto è stato straordinario sia per intensità che per approccio e tattica. I ragazzi c’hanno credono tantissimo e sono riusciti a mandare gli avversari in tilt offensivamente. Per 25 minuti la nostra difesa è stata monumentale, poi abbiamo giocato con un filo di sufficienza, non sfruttando una situazione di bonus a nostro favore nel terzo quarto, e li abbiamo rimessi in partita. Decisivo è stato Angelini alla fine, ma la chiave della partita sono stati tutti i giocatori coinvolti per l’ottimo contributo dato in campo. Una vittoria – ha concluso il coach -giustissima e meritatissima dopo partite difficili con avversari blasonati. Questo ci deve dare fiducia per provare a ridurre un pò il gap con le squadre di prima fascia”.

Pallacanestro Empoli – Nuovo Basket Altopascio 74-61 (18-15, 42-26, 57-45)
PALLACANESTRO EMPOLI: Mencherini 12, Moroni 6, Vannini 13, Verdiani 6, Corzani 18, Lemmi 11, Lapi ne, Mencherini L. ne, Fontanelli ne, Magini. All.: Paludi
BAMA ALTOPASCIO: Florindi 4, Caciolli 9, Paci 16, Cei 9, Benini 15, Ghiarè ne, Giannecchini, Calderaro, Rivi ne, Siena 8. All.: Tonfoni
Niente da fare per Altopascio nella gara “impossibile” sul parquet di Empoli. I rosablu reggono per un tempino poi Empoli mette la freccia e dilaga a metà tempo. Finale senza grosse emozioni e +13 per i locali.
Come sempre il campo è sovrano. Le due trasferte consecutive del Bama dovevano essere la cartina tornasole delle ambizioni rosablu. Bene, anzi male, il segnale è chiaro. L’unico obiettivo del Bama al momento è evitare il girone infernale che conduce dritto alla retrocessione , o meglio, al purgatorio della C Silver il prossimo anno. E in relazione a questo sarà importantissimo il match di domenica prossima in casa che varrebbe , in caso di vittoria, l’aggancio a Montale ed in caso di sconfitta uno scenario a tinte fosche. Bene ricordare che nel successivo girone vengono portati dietro i risultati acquisiti nella prima fase. Quindi ogni gara con gli avversari della propria fascia è una finale. Tornando al match con Empoli sono i primi due quarti inguardabili a condannare il team di Tonfoni. Sembrava, visto che in questi giorni ricorreva il trentennale, che Doc Emmet Brown del film Ritorno al futuro avesse azionato la leva della macchina del tempo per catapultare una squadra dal 1985 al 2015: il Bama. La dicotomia sul parquet è lampante. Una squadra, Empoli, che gioca fluida, in velocità, con aggressività e con atletismo sotto canestro. Un’altra, quella altopascese, che corricchia, che esce dai blocchi sempre con l’uomo addosso e che fa stazionare troppo la palla in mano al singolo, in attesa della “Mandrakata” in prossimità della sirena. In base a questo Empoli prende subito le redini del gioco salvo alcuni frangenti del primo quarto dove Fiorindi e soci mordono e rientrano a contatto con una rubata di Siena e un contropiede di Fiorindi (18-15). Seconda frazione è il caos calmo del Bama facilita un ottimo Empoli che fa male in penetrazione con Corzani Mvp della gara. C’è una sola squadra in campo , non occorre sottolineare quale. E menomale che gli arbitri convalidano un canestro di Benini ( per lui un misero 1 su 8 dalla lunetta) segnato abbondantemente dopo la sirena regalando il -16 ai rosablu. Ripresa dove appare chiaro che mai e poi mai questo Bama può rimontare sul campo di un’ottima squadra come Empoli. Comunque sia almeno ci provano gli altopascesi, seppur in mezzo a qualche anarchia tattica di troppo. -12 al terzo fischio e sussulto del Bama per “breakettino” di 5 a 0 per il 57-50 con ancora una vita da giocare: 7’56”. Partita che in teoria, e con molto ottimismo, potrebbe essere riaperta. Empoli sbaglia e due punti del Bama sancirebbero il rientro in partita. Macchè: solita azione con palla incollata in mano ad un giocatore con gli altri fermi a guardare. Ma Empoli sbaglia ancora: tripla di Paci importantissima, la palla balla sul ferro ed esce. Mai e poi mai, appunto. I padroni di casa riaggiustano alcune cose e chiudono in scioltezza palesando una condizione atletica invidiabile e una voglia di giocare assieme che è un piacere guardarla. Magari se a -8″ dalla sirena avessero, come in genere si fa, smesso di attaccare per salutare gli avversari invece di cercare il canestro spettacolare, sbagliandolo, a tutti i costi sarebbe stato molto più elegante. Ma vabbè… bazzecole, quisquilie e pinzellacchere, declamava il grande Totò.